L’arrivo della sposa in carrozza, come vivere una favola moderna nel giorno del Sì

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“… In quel momento tutti poterono constatare che era proprio Lei la bella sconosciuta che aveva conquistato il cuore del Principe al ballo. Cenerentola fu, allora, accompagnata al palazzo reale con la carrozza del Re…” è questo il finale a cui ogni sposa aspira e, se pur spesso lo si rinnega, nel cuore di qualsiasi donna c’è ancora quella bimba che pettinava le sue bambole sognando un abito bianco di tulle ed una carrozza trainata da cavalli.

Nonostante i ritmi frenetici della quotidianità, però, c’è ancora chi dà valore ai propri sogni più innocenti decidendo di sposarsi in “modalità principesca” anche se coloro che gestiscono attività di noleggio carrozze sono figure professionali rare da incontrare. Il più delle volte, bisogna difatti contattare chi collabora con studi cinematografici oppure affidarsi a chi organizza percorsi turistici in giro per le città più belle d’Italia.

È vero: scegliere di arrivare in chiesa con la carrozza sottolinea eterno romanticismo ma non c’è nulla di male nel voler vivere il perfetto giorno del Sì soprattutto per una donna che desidera attirare su di sé sguardi stupiti di ospiti o di semplici curiosi. In fin dei conti, sono i sorrisi delle persone care, gli sguardi lucidi dei parenti più stretti e quel battito di cuore forte udibile nelle orecchie a rendere i ricordi speciali.

Aggiungere poi a tutto questo un’istantanea che catturi un dolce bacio tra le criniere dei cavalli al trotto o l’ansia stessa di dover scendere dalla carrozza con i tacchi senza perdere la grazia femminile è anch’esso qualcosa di importante che non si può non vivere una volta nella vita. Pura fantasia? Potrebbe… ma chi dice che i sogni per essere eterni debbano restare nel cassetto, in questo caso, ha piacevolmente torto.

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