L’appello: “La palazzina Alpi da sola non basta, il Maffucci può essere pronto in tre settimane: servono altre strutture sanitarie”

0
310

Alfredo Picariello – “De Luca parla di strutture ospedaliere mobili per affrontare l’emergenza coronavirus. Mi chiedo, perché spendere altri soldi quando abbiamo già delle strutture, come ad esempio in Irpinia?”.

Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, durante la sua conferenza stampa via skype, è ritornato sulla questione ospedali. “Investiamo fondi sul Maffucci di Avellino o sull’ex Moscati di viale Italia oppure su quello di Monteforte Irpino – dice -. Sono ospedali di nostra proprietà, perché non utilizzarli? Penso alle persone che sono in quarantena oppure a chi esce dalla terapia intensiva. Ebbene, queste persone hanno bisogno di essere ospitate negli ospedali. E rispetto alle strutture private, forse è meglio che vadano in quelle pubbliche. Serve lucidità in questo momento, questi ospedali, o anche uno soltanto, possono essere utilizzati per far fronte all’emergenza. La provincia di Avellino ha esigenze diverse rispetto alle province campane. Ariano Irpino è un focolaio del virus, ma io sono molto preoccupato anche per il capoluogo. E non siamo ancora arrivati al picco, i positivi hanno potuto infettare anche altre persone”.

Il tema delle strutture ospedaliere è molto caro al primo cittadino. Lui, ottimista di natura, in questo periodo non nasconde una forte preoccupazione. “Non credo sia una soluzione la chiusura di reparti, cosa che sta avvenendo. Se i casi aumentano, come purtroppo è possibile, cosa facciamo? Quelli che hanno bisogno di interventi tradizionali, penso a chi ha un infarto, che fanno? Se tutto sarà riservato agli ammalati di Covid, che succederà? Dobbiamo essere bravi oggi a stabilire quello che avviene tra 20 giorni. Se tra 20 giorni passa tutto, sarò l’uomo più contento di tutti. De Luca deve capire che servono interventi straordinari in Irpinia”.

Per il sindaco di Avellino, gli annunciati 52 posti letto in più presso la palazzina Alpi della Città Ospedaliera (30 di terapia intensiva e 22 di subintensiva) non bastano. “Va bene, ma siamo già pieni, possono non bastare. Servono altre strutture, forse servirebbe anche un altro Pronto Soccorso. E’ un’emergenza e non possiamo rimandare le scelte”.

Qualcuno fa notare al sindaco che Maffucci e Moscati di viale Italia sono ormai chiusi da diverso tempo. “Al Maffucci ho fatto un sopralluogo, al Moscati non ancora. Sono certo che il Maffucci può essere pronto nel giro di tre settimane. Con 30 operai al lavoro ogni giorno, possiamo farcela. Sono 70 stanze, tutte dotate di servizi igienici. Dobbiamo pensare che quest’emergenza potrebbe durare un altro mese e mezzo. Non si può pensare assolutamente che con i 52 posti in più della palazzina Alpi, si sia risolto il problema. Forse al presidente De Luca stanno arrivando notizie distorte sulla situazione in Irpinia. Lui non può sapere tutto. Io, come amministratore di Avellino, credo che tra 20 giorni rischiamo di andare in crisi”.

Nelle strutture sanitarie, ovviamente, ci vuole anche personale. Ed anche questa, in questo momento, sembra essere una nota dolente. “La richiesta di strutture e personale va di pari passo. Però le strutture o ce le abbiamo o non ce le abbiamo. La carenza di personale riguarda tutto il Paese e ci si sta attrezzando, richiamando magari anche i medici in pensione. Insomma, a questa esigenza si sta pensando. Alle strutture chi sta pensando, a parte il sottoscritto? Per il Maffucci, secondo me, abbiamo perso sette giorni. E’ una settimana che dico queste cose, ho già scritto a De Luca che, purtroppo, continua a non rispondere ai nostri solleciti. Ma se lui continua a sollecitare l’arrivo dell’esercito, sa benissimo che l’emergenza andrà avanti”.