Lanusei k.o., Graziani gongola: “L’Avellino in vetta resta una sorpresa”

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di Claudio De Vito –  Abita di nuovo al piano più alto del condominio del girone G con il coinquilino Trastevere e si gode il successo sul suo ex Lanusei. Per Archimede Graziani sono tre punti dalle tante sfumature quelli conquistati al Partenio-Lombardi al termine di una gara non esaltante da parte dei suoi che in compenso hanno tirato fuori il carattere mancato a Fregene.

Lupi vittoriosi grazie alla forza dei nervi: avanti con Santiago Morero, hanno incassato l’1-1 di Ladu salvo poi tornare avanti con l’urlo di Alessandro De Vena di nuovo sul pezzo. “Vorrei sempre vedere il piglio di oggi – ha detto mister Graziani – ritrovarsi di nuovo lassù in classifica fa un bell’effetto e mi stupisco che per tanti di voi non sia una sorpresa. Per me lo è. La difesa? E’ un problema che risolveremo in futuro, schiero la formazione cercando sempre di proteggere il reparto difensivo. Si dice sempre che i campionati si vincono con le difese ma con il nostro attacco possiamo stravolgere questa legge”.

Fallito l’esperimento Tribuzzi nella tonnara di centrocampo. “Sull’esterno resta un calciatore devastante” ha detto Archimede Graziani motivando poi la scelta di affiancare l’ex Latina a Matteo Gerbaudo: “Conosco le caratteristiche di alcuni calciatori avversari che ho allenato l’anno scorso come De Montis – ha commentato  il tecnico toscano – se avessi messo Buono dall’inizio sarei andato in difficoltà, ho fatto la valutazione di andarmela a giocare sul piano della corsa in mezzo al campo. E in più avrei voluto creare problemi sulla fascia a Bonu con Tompte che però resta un estemporaneo che deve crescere tanto ancora”.

Semaforo rosso per Matteo Gerbaudo. Un’espulsione parsa ai più sin da subito come un’ingenuità del playmaker biancoverde, tuttavia prontamente discolpato dal suo allenatore: “Ha chiesto di poter uscire da quel lato del campo al guardalinee che prima gli ha detto va bene e poi ha dato un’altra versione all’arbitro. Non è stato certamente un problema di Gerbaudo”.