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L’Antimafia indaga sulla vendita dell’Hotel Baia: Marinelli accusa Soglia di truffa

L’imprenditore irpino Carmine Marinelli contro l’ex parlamentare di Forza Italia e imprenditore Francesco Soglia.

E’ in corso un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia sulla compravendita della nota struttura alberghiera di Vietri sul Mare, ceduta sei anni fa dalla famiglia Soglia a quella dei Marinelli. A fare accendere i riflettori della magistratura – come rivela il quotidiano La Città di Salerno – è stata la denuncia presentata da Francesco Soglia, che ha accusato Carmine Marinelli di estorsione e che adesso è però lui stesso sotto inchiesta con le accuse di calunnia e truffa.

I fatti risalgono al 2010 quando Soglia decise di vendere il Lloyd’s Baia Hotel all’amico e testimone di nozze Carmine Marinelli, imprenditore del settore delle estrazioni e del cemento: 26 milioni di euro la cifra che l’ex deputato gli chiese, 20 quella che gli fu effettivamente data per chiudere l’affare.

Per Soglia, però, si trattò di estorsione. Questo, secondo quanto riportato, il racconto che l’imprenditore di Castel San Giorgio fece in Procura, aggiungendo di aver subito minacce per vendere la struttura alberghiera a prezzo stracciato.

Una denuncia che è poi andata avanti con approfondimenti investigativi e contabili fino a cinque giorni fa quando Soglia da vittima diventa carnefice, a causa della fattura da 350mila euro incassata come vecchio gestore invece di girarla al nuovo gestore, così l’ipotesi d’accusa che la Procura Antimafia sta verificando.

Le indagini di questi anni non hanno dunque trovato riscontro all’ipotesi estorsiva nonostante le dichiarazioni di Soglia. Per questo il sostituto procuratore Vincenzo Senatore lo ha iscritto sul registro degli indagati e ha fissato per mercoledì un interrogatorio in Procura. Secondo l’accusa formulata da Soglia, l’hotel doveva essere venduto a un prezzo di 26 milioni di euro, ma gli acquirenti sarebbero riusciti a comprarlo per 6 milioni in meno grazie ad alcune pressioni.

Nell’indagare, l’Antimafia si è imbattuta in una fattura di 350mila euro incassata da Soglia quando la gestione dell’hotel era ormai già passata a Marinelli. Pare che questo pagamento non sia mai stato tornato al nuovo gestore dell’albergo.

“Sono stato minacciato da persone che dicevano di essere state mandate da loro”, ha spiegato l’albergatore agli inquirenti. Affermazioni dure che hanno generato la querela di Marinelli che, tramite l’avvocato Raffaele Tecce, ha depositato la denuncia per truffa e calunnia.

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