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L’analisi del voto – Riemerge la sfiducia nei confronti della politica: la gente si fida del rappresentante che sembra offrire maggiori garanzie

Michele De Leo – La vittoria di Enrico Franza – peraltro attesa e annunciata – è emblematica di un nuovo modo di vedere ed intendere la politica. Per molti versi, l’elezione del sindaco di Ariano sembra essere la rappresentazione – limitata alla città del Tricolle – di quanto andato in scena con le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale. Entrambe le votazioni sono andate oltre le rappresentanze politiche, le coalizioni, le aree di riferimento, i candidati alla carica di consigliere. Nella corsa verso palazzo Santa Lucia, i cittadini hanno scelto Vincenzo De Luca. Nella corsa per il palazzo di città di Ariano hanno dato fiducia a Franza. La gente, soprattutto dopo il fallimento – perché tale, salvo qualche eccezione, sembra essere – del progetto del Movimento Cinque Stelle, ha deciso di puntare sui singoli, sulle persone. Così è stato per il Governatore – anche se, a leggere i tanti commenti che invadono i social network, ci sarebbero già molti pentiti – così è stato per il sindaco di Ariano. Del resto, si era già assistito ad un simile comportamento lo scorso anno sul tricolle, quando la comunità diede fiducia a Franza dopo un primo turno in cui il suo avversario, l’ex primo cittadino Domenico Gambacorta, sfiorò la quota del 50%. Si rivede, nelle istituzioni territoriali, il comportamento assunto a livello nazionale, con la fiducia incondizionata riposta, nei mesi scorsi, in Matteo Salvini, anche lui adesso in netto calo. E’ palese la sfiducia nei confronti della politica, delle istituzioni, dei partiti e delle coalizioni. La gente ha provato ad aggrapparsi agli appigli – vedi Movimento Cinque Stelle – che si sono presentati con una veste di rinnovamento salvo, poi, dare fiducia a quei rappresentanti, vedi De Luca, che sembravano assicurare una gestione rigorosa e concreta, utile a superare in maniera indenne anche momenti di grande difficoltà come l’emergenza sanitaria da Covid 19. In questo contesto, De Luca in Regione e Franza ad Ariano avrebbero sconfitto qualunque avversario della coalizione opposta. Le partite, nonostante ben giocate dai rispettivi avversari, sono apparse da subito senza storia. Salvini e la Meloni lo hanno subodorato e hanno lasciato campo libero ad un candidato Governatore mal digerito che, in condizioni diverse, sarebbe stato presto e prontamente accantonato. Un percorso simile è stato seguito sul tricolle: il centrodestra ha puntato su un candidato giovane, un volto nuovo, preparato ed in gamba ma immolato sul terreno di una sfida che appariva oltremodo improba. L’impegno di tutti, non solo degli sconfitti, ma principalmente dei vincitori, deve essere quello di creare nuovamente condizioni di fiducia nei confronti della politica, dei partiti e delle istituzioni. La politica non può più essere merce di scambio per ottenere qualche favore in cambio di un pacchettino di voti e preferenze, non può più essere vista come una mela marcia in cui doversi fidare del bruco che sembra dare maggiori garanzie e sicurezze.

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