L’affondo della Fp Cgil: “Ospedali senza strumenti e personale”

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“La FP CGIL , dopo un lungo periodo di impegno, relativo ad una serie di problematiche riguardanti l’organizzazione sanitaria della ASL, deve prendere atto che non vi è stata una sola risposta soddisfacente, di parte aziendale, per porre fine a difficoltà organizzative sia delle strutture ospedaliere che dei servizi territoriali”. Così in una nota il sindacato, che continua: ” Per quanto riguarda l’Ospedale di Solofra i problemi relativi alla carenza di personale infermieristico nel Pronto Soccorso, nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, nella U.O.C di Medicina Generale, nella Sala Operatoria e nella U.O.C di Pediatria-Nido –Ginecologia, non sono stati risolti ,anzi, si sono aggravati. Il servizio in questi reparti viene garantito solo grazie ad un ricorso sistematico, e spesso preventivo, all’istituto del lavoro straordinario, determinando ulteriore stress a personale già logoro. La situazione peggiorerà ulteriormente nel periodo da giugno a settembre con il rischio di chiusura di reparti o servizi. Sulle situazioni di emergenza che attengono a tale presidio avevamo già avviato, con la nuova Direzione Sanitaria, un confronto di approfondimento delle tematiche e soprattutto individuato possibili soluzioni. E abbondantemente trascorso un mese da tale incontro e non è stata data nessuna altra possibilità di confronto. Relativamente all’Ospedale di Ariano i problemi non sono differenti. Non dimentichiamo che tale Struttura è, sulla carta, un Ospedale di II Livello, quindi il primo riferimento di qualità di servizi ospedalieri della ASL. Nella realtà siamo di fronte ad una struttura nella quale la Dirigenza Aziendale non ha investito nulla né a livello di strumentazioni nè a livello di personale medico e infermieristico. Si continua a garantire l’assistenza grazie all’impegno e abnegazione degli organici esistenti, carenti sia di figure mediche che infermieristiche, con strumentari ormai obsoleti e che necessitano di sostituzione con nuove strumentazioni che possano garantire ottimi livelli di assistenza in concorrenza con le strutture ospedaliere private e di altre ASL del territorio. Per quanto riguarda l’Ospedale di Bisaccia o Struttura Polifunzionale per la Salute, abbiamo l’impressione che, dopo i lavori di ristrutturazione e la veloce inaugurazione della SIR estensiva, trasferita per motivi di sicurezza dalla sede di Morra e che consideriamo un obiettivo di tutto rispetto, il tutto si sia fermato. Restano, ma non si sa per quanto tempo, le UU.OO.di Medicina e Lungodegenza , Laboratorio di Analisi e nello stesso tempo non si realizza per la struttura di Bisaccia il PSAUT cosi come previsto nei Decreti Regionali. E’ bene chiarire che questa Organizzazione Sindacale non intende transigere sulla necessità della organizzazione dello PSAUT a Bisaccia al di là delle UU.OO o servizi si vogliano organizzare nella struttura. L’emergenza, organizzata bene, è un diritto dei cittadini di quella parte dell’Alta Irpinia e gli impegni assunti, sia politici che aziendali, vanno mantenuti”.

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