I Carabinieri della Stazione di Paternopoli hanno denunciato una 35enne della provincia di Bari, ritenuta responsabile dei reati di Truffa e Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.
A cadere nella sua trappola, un ragazzo di Sant’Angelo all’Esca, attratto dal prezzo oltremodo conveniente di una felpa ed una t-shirt firmate da un noto stilista, in vendita su un noto social network.
Ignaro del raggiro, il ragazzo ha versato la cifra di 400 euro su carta prepagata. Una volta ricevuta la merce, si è pero reso conto che in effetti si trattava di capi di abbigliamento palesemente contraffatti.
Denunciato l’accaduto ai Carabinieri, i militari hanno dapprima sottoposto a sequestro quei due capi di abbigliamento con griffe falsificate ed in seguito sono riusciti ad identificare la malfattrice.
Per la donna è scattato il deferimento in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di cui agli articoli 640 e 474 del Codice Penale. Sono in corso indagini finalizzate sia a risalire ai canali attraverso i quali tale merce è stata prodotta e immessa sul mercato sia all’identificazione di ulteriori responsabili.
Come noto, infatti, la vendita di prodotti contraffatti alimenta una filiera che finanzia le organizzazioni criminali, riduce le opportunità di impiego sfruttando manodopera illegale, determina un mancato gettito fiscale e determina rischi per la sicurezza e la salute dei consumatori.