La tratta Avellino-Rocchetta come bene pubblico: parte la petizione

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Durante l’Assemblea pubblica, organizzata dalle Associazioni InLoco Motivi, Amici della Terra, RossoFisso, IrpiniaTurismo, Irpinando, Amici della Linea Ferroviaria Avellino – Rocchetta, presso la sala mensa della Stazione di Avellino, fu lanciata l’idea, da parte di Angelo Verderosa, col supporto della Comunità Provvisoria, di scrivere una petizione al Ministero dei Beni Culturali per il riconoscimento della tratta ferroviaria Avellino – Rocchetta S. Antonio quale bene culturale. La raccolta delle firme on-line è stata avviata stamani sul Blog della Comunità Provvisoria. Un’iniziativa che, unitamente alle altre in corso, forse permetterà di salvare dal destino di chiusura la Ferrovia irpina. Questo il testo della petizione completo: “I sottoscritti cittadini italiani chiedono ai rappresentanti del Governo e dello Stato Italiano, in particolare al Ministro dei Beni Culturali, di riconoscere e tutelare, ai sensi del decreto legislativo n°42 del 22 gennaio 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, la tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta S.Antonio quale bene culturale di valore storico, architettonico e paesaggistico situato nei territori delle regioni Campania, Basilicata e Puglia. La tratta ferroviaria Avellino – Rocchetta S. Antonio, fortemente voluta da Francesco De Sanctis con legge statale nel 1879, è un bene paesaggistico in quanto gli immobili e le aree che la costituiscono sono espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio che ricade nelle province di Avellino, Potenza e Foggia; è un bene storico in quanto le sue origini ideative risalgono al 1839, e anche come luogo di testimonianza dell’emigrazione meridionale; è un bene architettonico per la presenza delle innumerevoli opere d’arte di natura ingegneristica che la costituiscono (gallerie, ponti, viadotti, ecc.). La tratta ferroviaria è assimilabile, ai sensi dell’art. 11 lett. c), ad ‘aree pubbliche’, ed è da intendere a tutti gli effetti come ‘museo all’aperto’; la fruizione, che deve avvenire preferibilmente con il treno, è assimilabile ad un ‘museo del paesaggio itinerante’; la tratta, essendo costituita da ’immobili ed aree di notevole interesse pubblico’, rientra nell’art.136 del ‘Codice’ : lett. c) complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale); lett. d) le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. I sottoscritti cittadini chiedono quindi: che il tracciato geografico e la fascia di territorio attraversato per 120 km., parallelo a 3 fiumi (Sabato, Calore e Ofanto), unitamente alle opere d’arte della stessa ferrovia (gallerie, ponti e muri di sostegno in muratura di pietra listata in laterizio, viadotti in acciaio, stazioni e aree di pertinenza), risalenti in gran parte all’epoca di costruzione (1888-1895) siano oggetto di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in quanto concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura; che la tratta ferroviaria sia destinata alla fruizione della collettività, compatibilmente con le esigenze di trasporto pubblico e di uso istituzionale, e che ne sia garantita la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione; che la valorizzazione sia finalizzata ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e di fruizione pubblica, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura e della memoria collettiva; che sia avviata la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione e manutenzione degli elementi architettonici costituenti la tratta ferroviaria; che, in riferimento al paesaggio, sia attivato lo sviluppo di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati; che, ai sensi dell’art.45 del ‘codice’, sia avviata la tutela indiretta mediante la prescrizione di distanze, misure e altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l’integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro; che, essendo la tratta ferroviaria situata lungo il corso dei fiumi Sabato, Calore e Ofanto, sia inclusa nel perimetro di tutela relativo alle sponde fluviali. Dichiarando la piena disponibilità e la volontaria e gratuita- per predisporre cartografie, immagini e testi, a supporto del riconoscimento della tutela della tratta ferroviaria Avellino – Rocchetta S. Antonio, chiedono di essere informati sulle fasi dell’iter procedurale. Questa petizione è stata annunciata da Angelo Verderosa – con la Comunità Provvisoria – durante l’Assemblea pubblica, organizzata dalle Associazioni InLoco Motivi, Amici della Terra, RossoFisso, IrpiniaTurismo, Irpinando, Amici della Linea Ferroviaria Avellino-Rocchetta, presso la sala mensa della Stazione di Avellino. La raccolta delle firme ha avuto inizio sul sito web ‘Blog della Comunità Provvisoria’, con indirizzo elettronico numerico ‘IP’ che garantisce l’unicità e la certezza della provenienza dell’adesione firmataria”.

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