La strage di Acqualonga torna di attualità su Rai 3: focus su Benetton e Autostrade

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La strage del viadotto Acqualonga del 28 luglio 2013 torna di attualità grazie a uno speciale realizzato dalla trasmissione “Far West” condotta da Salvo Sottile su una delle famiglie più geniali e controverse dell’imprenditoria italiana: i Benetton. Attraverso un’analisi dettagliata, sono state ripercorse le tappe di un percorso imprenditoriale di successo che ha visto il gruppo ampliare le proprie attività dalla moda degli iconici anni ’80, con le celebri campagne pubblicitarie firmate da Oliviero Toscani, fino alle tragedie più recenti, come il crollo del ponte Morandi in cui morirono 43 persone. Prima ancora di quella tragedia, ci fu l’incidente di Monteforte Irpino su un’altra tratta in concessione alla holding della famiglia Benetton, l’autostrada A16 Napoli-Canosa. Un disastro che costò la vita a 40 persone che, secondo anche la sentenza di primo grado del Tribunale di Avellino, si sarebbero potute salvare se le barriere fossero state manutenute nel tempo.

Attraverso documenti e testimonianze, Far West ha esaminato il drammatico incidente del viadotto di Acqualonga e indagato sul presunto aumento fraudolento dei pedaggi autostradali. Tra le testimonianze anche quella dell’ex Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, ora in pensione. Il magistrato ha fornito un racconto raccapricciante degli instanti successivi all’incidente, parlando di corpi totalmente deformati che venivano estratti dai Vigili del Fuoco dal pullman precipitato dal viadotto e dello stato dei tirafondi (i bulloni che ancoravano le barriere in cemento all’autostrada) completamente consumati e quindi incapaci di reggere la violenza dell’urto. Con la corretta manutenzione, invece, quei bulloni avrebbero potuto reggere il forte impatto. Ma l’indagine di Far West non si addentra solo nei retroscena dell’incidente del viadotto di Acqualonga, ma anche nella gestione dei pedaggi sulle tratte autostradali, che sarebbero stati gonfiati illegalmente.