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La solidarietà dei produttori irpini alle famiglie in fuga dall’Afghanistan

La solidarietà dei produttori irpini alle famiglie in fuga dall’Afghanistan, in particolare i due nuclei che, il 24 novembre scorso, dopo la tragedia della guerra, il ritorno delle vessazioni e dell’orrore dei Talebani, sono arrivate ad Avellino.

La possibilità di un nuovo inizio, di una nuova vita lontana da angherie e torture, si è potuta realizzare grazie ad un corridoio umanitario attivato dall’Arci, in collaborazione con la Soka Gakkai, che gli ha garantito la fuga e l’opportunità di trovare l’occasione di costruirsi una nuova vita.

Un corridoio umanitario che si fonda sui pilastri della solidarietà e del volontariato, fuori dai finanziamenti del circuito ministeriale di accoglienza, per garantire un tetto, un piatto a tavola, colloqui psicologici, una scuola di italiano, inserimento sociale e si spera a breve anche lavorativo.

Un abbraccio a cui, su chiamata dell’Arci, sta contribuendo quella parte della popolazione di Avellino che non gira la faccia davanti alle ingiustizie, alle problematiche sociali, alla possibilità di aiutare il prossimo. Associazioni, comitati, imprese e singoli cittadini tramite il crowdfunding e la raccolta beni hanno fatto sentire il proprio supporto in queste prime settimane di accoglienza.

Tra le attività di supporto più significative un particolare rilievo e importanza l’ha avuto il mercato settimanale dei produttori aderenti alla Cia – Confederazione Italiana Agricoltori – che si tiene ogni domenica dalle 7:30 alle 13:00 in piazza Kennedy in cui è possibile trovare dalle verdure alla frutta al miele, alle conserve, ai formaggi, vaccini e pecorini, ai salumi, ai dolci, alle confetture.

Fin dalla prima domenica i singoli produttori si sono prodigati ad offrire parte dei loro prodotti, del frutto della loro fatica settimanale, per condividerli con le due famiglie innescando uno scambio di solidarietà che rappresenta un unicum nella rete dei Circoli Rifugio aderenti al corridoio umanitario e che è da esempio per tantissimi cittadini ad Avellino e non solo.

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