Salvo qualche raro caso, la situazione vendite si mantiene critica. La stagione non è andata bene e i saldi, incominciati il primo di luglio, non hanno prodotto grandi risultati.
La maggior parte dei commercianti per recuperare le mancate vendite della stagione hanno dovuto ribassare da subito le percentuali di sconto. Partire con il 40-50% di saldo significa non guadagnare ma semplicemente cercare di stare a galla commentano la maggior parte di loro.
I saldi si riconfermano essere l’unico momento di vendita.
Nessuna rilevante inversione di tendenza: nel centro storico con il mese di agosto e la maggior presenza di turisti ed avventori delle maggiori manifestazioni estive: Ariano International Film Festival, Vicoli ed Arte, Rievocazione Storica delle “Sacre Spine” e Folk Festival ha prodotto un buon incremento delle vendite mentre nelle periferie sono state maggiori le vendite legate alla Notte Bianca di fine luglio, ma si registra un rallentamento in questi giorni.
Il presidente del Consorzio di Commercianti IrpiniaCom, Nicola Grasso, commenta la situazione:
«È evidente che il commercio continua a vivere in affanno. Benché qualche segnale positivo di carattere macroeconomico dia una prospettiva di respiro, i consumi ancora stentano a ripartire e a pagarne le conseguenze sono proprio i commercianti. La nostra Provincia, allineandosi alle realtà limitrofe, sta accusando l’ultimo colpo di coda di questa incessante crisi economica. Noto con particolare interesse che gli addetti ai lavori, costretti dalle condizioni economiche poco favorevoli, stanno modificando in parte le loro politiche commerciali: cambiano orari di apertura/chiusura, cambiano chiusure feriali, partecipano ai vari eventi che organizziamo per vivacizzare il centro e attrarre visitatori. Il periodo di difficoltà, da questo punto di vista, ha obbligato a osservare meglio la realtà e a prendere atto delle abitudini che cambiano incessantemente. Il commercio stesso è in continua mutazione».