La Sinistra alla sinistra della Sinistra del Pd

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Pasquale Manganiello – Lo scorso 17 dicembre a Roma si svolse l’assemblea nazionale che ha visto ufficialmente la nascita della lista “Potere al Popolo”, nuovo soggetto della sinistra radicale che correrà alla prossime Elezioni politiche di marzo 2018. L’incontro nazionale si è svolto a culmine di decine di riunioni locali che si sono tenute a dicembre in giro per la penisola, dopo che il 18 novembre vi era stata la prima assemblea nazionale di lancio del progetto. Parteciparono all’assemblea romana oltre mille persone.

In Irpinia al progetto politico parteciperanno Rifondazione Comunista, Pci, varie anime della sinistra radicale, i movimenti che hanno osteggiato lo Sblocca Italia, quindi Stop Eolico selvaggio e No Triv, studenti e precari. Erano in 100 i partecipanti alla prima assemblea irpina, durata 3 ore, con un’età media al di sotto dei 30 anni. Ieri si è tenuto un incontro di collegio all’ex Comune di Grottaminarda mentre, nello stesso luogo, il 10 gennaio si terrà la riunione ufficiale per la scelta di candidati.

La situazione grottesca dello sbarramento legato alle firme che colpisce i Radicali di Emma Bonino è anche un problema di Potere al Popolo. I promotori dovranno raccogliere ben 30mila firme entro il 28 Gennaio: non un’impresa da poco.

Dopo 100 assemblee e senza sponsor illustri, la lista oltre ad anteporsi alle destre ed al Movimento Cinquestelle ha preso le distanze dal Pd ma anche dalla lista alla Sinistra del Pd, ossia Liberi e Uguali di Pietro Grasso.

“Una formazione poco credibile – l’ha definita Roberto De Filippis, uno dei promotori irpini di Potere al Popolo –   distante dalla gente perché imbarca chi è responsabile della macelleria sociale dell’ultimo ventennio, chi ha votato contro la sanità e la scuola pubblica, chi è stato complice in Europa del Partito popolare, chi evidenzia enormi contraddizioni politiche”.

Per quanto riguarda le candidature il disegno è chiaro: per il candidato unico dei Collegi Uninominali e per quelli della lista dei Collegi Plurinominali va presentata da un gruppo di almeno 30 aderenti o da un’assemblea territoriale, e va accompagnata da una specie di “curriculum sociale” del candidato e da una sua dichiarazione di accettazione del programma. Le liste dei candidati, sia per i listini plurinominali che per i collegi uninominali, saranno decisi dalle assemblee territoriali.