La Shoah per i bambini. Sguardo sempre attento sul mondo, mente aperta ad affrontare ogni sfaccettatura del passato e del presente. L’istituto comprensivo “Aurigemma” di Monteforte Irpino, sotto la guida attenta e scrupolosa della dirigente scolastica Filomena Colella, si dimostra ancora una volta al passo con i tempi.
Gli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria “Montessori” hanno fatto un tuffo negli orrori del passato grazie al libro “Il treno della felicità” del professore Michele Vario, un testo che ha il pregio di narrare l’olocausto attraverso una storia illustrata con lo scopo di avvicinare i bambini alla riflessione sui temi della Shoah.
Lo scrittore e poeta napoletano ha “incantato” i ragazzi, raccontanto loro alcuni passaggi del suo libro che racconta la storia di Sara e Gioele e delle loro famiglie che vengono trasferiti dalla città alla campagna. Da quel giorno le loro vite cambiano grazie alle nuove direttive antiebraiche. I due bambini si ritrovano in un mondo tutto nuovo, visto con gli occhi di chi fa fatica a comprendere il cambiamento. Abbandonare la scuola, gli amici e le abitudini per ritrovarsi soli alla ricerca della serenità. L’incontro con un giovane militare sarà determinante per raggiungere la felicità.
L’autore, in particolare, ha spiegato perché ha deciso di scrivere il libro. Lo ha fatto perché sua nipote, che frequenta le scuole elementari, aveva le idee confuse sull’olocasuto. L’immagine impressa nella sua memoria era quella di un evento molto triste caratterizzato dalla morte di tanti adulti e bambini soprattutto.
Vario ha quindo voluto scrivere questo libro proprio per i più piccoli, per spiegare loro, con parole molto semplici, cosa sia realmente successo. Ha fatto leggere due capitoli del libro, quelli più significativi, ad un paio di bambini e ha commentato con loro il contenuto di questi capitoli spiegando il significato di alcuni termini utilizzati. È stato molto coinvolgente. Infine, ha sottoposto ai piccoli studenti un cruciverba la cui soluzione ha portato ad individuare una parola chiave: olocausto.
I bambini hanno lavorato alla soluzione del cruciverba in gruppi da quattro, applicando quella che viene definita cooperative learning.
Al termine, Michele Vario ha ringraziato molto per l’accoglienza ricevuta complimentandosi per la perfetta organizzazione che non ha trovato in altre scuole dove ha presentato il suo libro e ha apprezzato la presenza del dirigente scolastico che ha condotto l’evento insieme a lui.
“Questi eventi – sottolinea la dirigente scolastica Colella – hanno un valore altamente formativo per gli alunni e servono a creare una forte coscienza civica in coloro che diventeranno i cittadini del domani. Puntare i riflettori su tutto ciò che è accaduto, anche in maniera molto semplice come ha fatto l’autore, ha lo scopo di infondere nelle coscienze di noi tutti, anche dei più piccoli, la forza di non dimenticare”.