Il mese di aprile non si è aperto nel modo migliore per la Scandone che dovrà rimandare la festa salvezza. A Teramo hanno prevalso i padroni di casa, che hanno messo in evidenza l’ottimo Giuseppe Poeta e capitan Lulli. Della presenza del giocatore salernitano si è accorto anche Boniciolli. “Poeta è stato un fattore, ha fatto giocare la squadra con ordine ed in difesa ha messo pressione sui nostri portatori di palla, contribuendo allo strappo decisivo”. Come se non bastasse ha anche messo a segno la tripla del più 13 nel quarto periodo. Il coach triestino è poi rammaricato per aver dovuto affrontare una gara importante ed abbordabile come quella di Teramo, senza una pedina fondamentale come Radulovic. “E’difficile giocare tre gare in una settimana, poi se viene a mancare uno dei tuoi migliori giocatori lo è ancora di più. Curry aveva altri pensieri e non è stato lucido come nelle scorse circostanze”. Avellino ha però pagato le percentuali al tiro del secondo tempo. Molti i tiri aperti con piedi a terra che sono stati mancati da Petrov, Strong e Rossetti. A rimbalzo si è sofferto tantissimo con Martinez che l’ha fatta da padrone. Il centro biancorosso dopo un primo tempo con tante ombre è salito in cattedra nella ripresa. Dorkofikis, a lungo in campo, non è stato in grado di contrastarlo, come del resto nulla ha potuto Jamison. Ma il big-man della Scandone ha giocato un’ottima gara. Per lui 21 i punti scritti a referto e tanto lavoro sporco in difesa. Se fosse arrivato in condizioni accettabili ad agosto il girone di andata non gli sarebbe servito per mettersi in forma e avremmo visto un super Jamison per l’intero campionato. L’azione che ha cambiato la partita è stata la schiacciata sbagliata da Zimmerman. Sul ribaltamento dell’azione Avellino ha subito un tiro da tre punti. L’episodio favorevole ha galvanizzato tutto l’ambiente biancorosso, giocatori e tifosi. Nel terzo quarto gli irpini anziché tenere il ritmo basso hanno fatto il gioco degli avversari accelerando e questo è stato deleterio. Zimmerman, in campo in quel frangente, non ha gestito bene il gioco. È stato poco lucido in regia, a differenza del solido Petrov. Probabilmente se ci fosse stato Radulovic la partita si sarebbe portata a casa, ma adesso è inutile recriminare. Avellino ha offerto comunque una buona pallacanestro in una gara che è stata gradevole e divertente aperta a qualunque risultato. Ha vinto chi ha avuto più aggressività. La Scandone è artefice del proprio destino. La situazione non è compromessa da questa sconfitta, certo sarebbe stato meglio se Reggio Emilia avesse perso. Sabato sera al Del Mauro di scena l’inconsueto e inaspettato scontro salvezza tra Scandone e Benetton Treviso. I trevigiani arriveranno in Irpinia arrabbiati più che mai, con il sangue agli occhi per la penalizzazione e per non essere stati sconfitti in casa dalla Lottomatica dell’ex Erazem Lorbek. Una sconfitta che ha frenato la rincorsa ai play-off, che ora diventa più complicata, perché adesso i trevigiani si devono guardare alle spalle. Radulovic quasi sicuramente ci sarà, Curry avrà la testa solo per la partita e ha già dichiarato che porterà i biancoverdi d’Irpinia alla vittoria. Avellino per vincere avrà bisogno, oltrechè di un’impresa dell’apporto di tutti i tifosi. Sabato sera serve il pienone, nonostante la giornata biancoverde che costringerà a pagare tutti, anche gli abbonati. Perciò niente portoghesi, niente biglietti omaggio, tutti a fare il biglietto per trascinare la Scandone alla vittoria, che significherebbe salvezza.(di Giovanni La Rosa)
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