La rabbia dei parcheggiatori: “Non abbiamo più i soldi per vivere”. Sfiducia nel sindaco, si spera nella Regione

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Marco Imbimbo – Rischia di esplodere nuovamente la protesta dei parcheggiatori che, fino a un anno fa, prestavano servizio presso le cooperative sociali di tipo B che gestivano le aree chiuse. Dalla fine della convenzione ad oggi non è cambiato nulla per loro, nonostante le tante promesse di impiego da parte del Comune.

L’ultima, in ordine cronologico, è di pochi mesi fa quando il sindaco, Paolo Foti, annunciò nel corso di un Consiglio Comunale che sarebbero stati impiegati nella manutenzione e guardiania delle aree chiuse. Il tutto in attesa del nuovo bando per la gestione degli spazi che, tra le varie cose, avrebbe incluso anche una clausola di salvaguardia per gli ex parcheggiatori.

Nulla è cambiato. Il nuovo bando non è partito né, nel frattempo, gli ex dipendenti sono stati presi in carico dal Comune. «E’ un anno che il sindaco ci illude. Vogliamo sapere che fine facciamo e quando il Comune ci prende in carico come ha annunciato. Ci stanno portando all’esasperazione. Siamo rimasti senza soldi, non possiamo più campare».

Oggi, un gruppo di parcheggiatori, si è presentato a Piazza del Popolo per denunciare quanto sta accadendo.

«Il sindaco non ci riceve, nonostante una richiesta di incontro protocollata a maggio», denunciano. «Ormai siamo stanchi, è un anno che veniamo presi in giro. Fra poco è Natale e noi non abbiamo un euro in tasca».

La disperazione è tanta e, soprattutto, non c’è più fiducia verso l’amministrazione comunale al punto che, gli ex parcheggiatori, hanno chiesto aiuto all’assessore regionale alle politiche sociali, Lucia Fortini. L’esponente della Giunta De Luca si trova in città per un tavolo sul Piano di Zona, organizzato a Palazzo di Città.

A fine incontro, c’è stato un faccia a faccia tra Fortini e gli ex parcheggiatori che hanno illustrato tutto quanto accaduto in questi ultimi 12 mesi, dalle promesse fatte fino ai colloqui con i servizi sociali del Comune per le famose prese in carico mai avvenute.

Documenti alla mano, gli ex dipendenti, hanno chiesto alla Regione di farsi carico della vicenda dopo essere stati, di fatto, scaricati dal Comune.