“Ringrazio il Direttore Lucchesi ed i calciatori che sono venuti e sponsorizzare questa iniziativa, che è in sinergia tra l’amministrazione provinciale e l’US Avellino. L’obiettivo è quello di poter magnificare l’immagine della società biancoverde che è la bandiera della nostra provincia. Di portare sempre più in alto i colori della nostra terra. In questo momento insieme all’Air rappresenta il punto cardine del tempo libero-esordisce Porcelli- e della passione degli sportivi”.
Gli fa eco l’Assessore Eugenio Salvatore: “Un grazie all’Avellino per questa iniziativa partita dalla società, presieduta dai fratelli Pugliese e che rappresenta l’essenza del calcio nella nostra provincia. Vogliamo promuovere lo sport di eccellenza quello che è l’esempio per tutti i giovani con l’obiettivo di avvicinare dilettanti e professionisti. Due mondi diversi: uno fatto di microsforzi sul territorio, l’altro fatto di grandi sacrifici. Realtà che non sono distanti come spesso si pensa: io ritengo che siano la stessa cosa, hanno la stessa matrice e non possiamo tenerli separati. Dopo gli spiacevoli episodi avvenuti negli ultimi tempi, noi, con questa società che dà lustro alla nostra provincia, vogliamo dimostrare che lo sport è uno strumento sociale, di integrazione. Dobbiamo assolutamente dare l’esempio vista l’importanza del calcio nel nostro territorio. Intendiamo creare un rapporto diretto con i giovani: lo sport come strumento sociale, di coesione, integrazione,di superamento delle diversità fisiche culturali. Si lavora per migliorare la vivibilità in tutti i territori. Penso che insieme si possano ottenere buoni risultati, non manca la volontà, ma un coordinamento dello sforzo istituzionale sul territorio. Penso che in questo momento nessuna realtà possa farlo, anche perché ci sono problemi più importanti. Noi proveremo a lavorare in maniera sinergica con la società”. L’esponente di Palazzo Caracciolo sottolinea l’importanza del calcio in una provincia come quella irpina: “Intendiamo promuovere il territorio su un palcoscenico nazionale grazie alle società che portano alla ribalta il nome della nostra città. Questo è un primo progetto attraverso cui vogliamo coinvolgere la provincia, ma soprattutto i forum giovanili. Le istituzioni servono ad unire le parti. In Irpinia la passione è radicata nei nostri cuori, per un bimbo prima della bicicletta c’è il pallone. I nostri campioni devono rappresentare una guida per i giovani. Questa è solo una prima iniziativa, ci sono altri progetti in cantiere e sono convinto che andranno in porto”.
Il microfono torna a Porcelli: “Noi amiamo il biancoverde. Il calcio è dentro ognuno di noi e a, prescindere dalle critiche, costituisce un riferimento notevole. Lo sport sano nel tempo libero rappresenta un grosso punto di riferimento. Il cittadino normale si aggrega a questi ragazzi”.
Porcelli: Direttore lei che è una persona estremamente acuta, sia quando interviene nei momenti positivi che in quelli negativi, rispetto a questa sinergia come vede l’US Avellino proiettato nel rapporto con le periferie e i 119 comuni?
“Un assist più bello di questo non mi si poteva fare. La sensibilità che ha dimostrato la provincia è importante, fondamentale una sinergia tra le parti. Lo scopo del club è quello di restituire allo stadio la ‘vita’ di una volta, con tanta gente che possa sostenere i nostri ragazzi sugli spalti. C’è bisogno di tornare indietro con gli anni. Attraverso le istituzioni cercheremo di agevolare il servizio e i tifosi. Ci sono grossi problemi, li stiamo risolvendo tecnicamente cercando di avere dei punti vendita sul territorio, se crediamo tutti in questa opportunità possiamo fare bene (nelle scorse ore ne è stato aperto uno a Venticano). C’è bisogno di una educazione allo sport, noi dobbiamo essere un esempio per i giovani. Abbiamo creato, per risolvere il problema dei biglietti in provincia, un percorso privilegiato. In settimana verranno raccolti i nominativi da un addetto ed il sabato, dalle 13 alle 16, possono essere ritirati i biglietti. Inoltre per tutti i comuni, comprese le scuole di Avellino, dedicheremo uno spazio in Tribuna per i ragazzi delle scuole medie inferiori, a rotazione, così da permettere a questi bambini di vivere una sana giornata di sport . È la prima volta che ho trovato un ente così disponibile e di questo sono più che felice, è nostra intenzione rendere facile l’afflusso dai paesi circostanti”. La parola passa a Walter De Pietro: “I forum giovanili hanno un grandissimo spirito di iniziativa su questo territorio. E sono lieti di partecipare ad un progetto estremamente interessante, non va dimenticato che in questa provincia ci sono diverse squadre di calcio. Ci sono paesi che hanno più di una realtà nelle categorie minori. Lo sport è l’unico modo per togliere i giovani dalle strade. C’è grande soddisfazione per il progetto e mi auguro che l’Avellino possa divenire stimolo ed esempio per questi ragazzi. Penso che la vicinanza ai loro idoli possa aiutarli a crescere in maniera positiva”.
Breve e circonciso il commento del presidente dei Forum Giovani Raffaella Festa:“ Io rappresento circa 60 forum attivi che rispondono alle chiare esigenze del mondo giovanile: è un pianeta che vive la scuola, disoccupazione, sport. Essere giovani è soprattutto una condizione sociale. La provincia di Avellino ha un territorio vastissimo, gran parte dei comuni nelle zone periferiche. Un settore dedicato soltanto alle scolaresche è occasione unica. Mi auguro che presto i calciatori possano mettere a disposizione del territorio anche la loro immagine per promuovere altre situazioni simili”. Breve il commento dei due calciatori presenti Pellicori e Sestu: “Avere un sostegno maggiore per noi è sempre uno stimolo in più”.
Al termine dell’incontro il DG. Lucchesi si è trattenuto con gli organi di informazione. Direttore si spera che già dalla prossima gara contro il Treviso ci sia un maggiore numero di spettatori vista l’importanza del match?
“Sicuramente. Avere tanta gente sugli spalti ti responsabilizza, ma il loro calore ci può essere soltanto di aiuto. Ringrazio per questo tutti quelli che fino ad oggi hanno fatto sentire la loro voce”.
(di Sabino Giannattasio)