La Primavera è arrivata ad Avellino, studenti in piazza da tutta la Campania contro le Mafie

0
431

Un corteo di circa 20mila persone, giovani e meno giovani, da tutta la regione in piazza ad Avellino per la ”XXIV giornata nazionale per l’impegno ed il ricordo delle vittime innocenti di mafie, contro le mafie” insieme a Libera Campania.

Una folla infinita di studenti provenienti da tutta la Campania hanno invaso le strade del capoluogo irpino. ”La città di Avellino non è stata scelta a caso”- ricorda il coordinatore regionale dell’Unione degli studenti Campania Manuel Masucci – ”Avellino è considerata come una città quasi immune dalla camorra come tutte le aree interne, ma solo perché non spara in mezzo alle strade. Oggi le camorre sono un nemico attuale soprattutto parlando della devastazione ambientale che vive tutto il Paese e in particolare la nostra regione, il fenomeno del biocidio ha nomi e cognomi. Da oggi decidiamo noi!”

Spiega invece Sara Deeb, coordinatrice dell’ Unione degli studenti Avellino: ”Sono nata in questa città, dove non si parla quasi mai di camorre. Eppure sono sette le vittime innocenti nella nostra provincia. In troppi siamo costretti inoltre ad abbandonare il meridione anche per le speculazioni camorristiche sul territorio tutto e la mala amministrazione che ha vissuto la nostra città negli ultimi vent’anni ”

“Le scuole sono un motore fondamentale per combattere il fenomeno camorristico – dichiara Arianna Antonilli, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Napoli – Se non si parte dando possibilità a tutti e tutte di studiare senza barriere è difficile immaginare di sradicare le mafie. Se noi giovani gli negheremo il consenso anche la mafia scomparirà, altro che decreto sicurezza di Salvini!”

Dopo il concentramento nel piazzale dello Stadio Partenio, insieme ai familiari delle vittime e a tantissime scuole, il corteo ha attraversato le strade della città, fino ad arrivare al cuore di Piazza Libertà dove verranno letti i nomi delle vittime innocenti. Ogni anno la lista che si allunga ci ricorda che la lotta alle mafie è una lotta difficile ma da portare nel quotidiano. La memoria oggi ma l’impegno 365 giorni all’anno.