La perizia: Limata e Gioia capaci di intendere e di volere al momento dell’omicidio

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Limata e Gioia capaci di intendere e di volere al momento dell’omicidio. Qualche giorno fa è stata depositata la perizia disposta dal tribunale di Avellino e firmata dal professore Sciaduone. Quest’ultimo, alcuni mesi fa, ebbe l’incarico di mettere a fuoco il profilo dei due ex fidanzati, imputati per l’atroce fatto di sangue dell’aprile 2021 avvenuto in palazzo al centro di Avellino, in cui perse la vita Aldo Gioia, impiegato della Fca di Pratola Serra.

Elena Gioia e Giovanni Limata al momento del compimento del delitto erano perfettamente capaci di intendere e volere. Dunque è questa la onclusione a cui è giunto, dopo una lunga analisi sui due giovani detenuti, il perito. I due sono stati dichiarati anche capaci di poter partecipare scientemente al processo che si sta tenendo dinanzi la Corte di Assise.

Nella relazione, l’esperto nominato dalla Corte ha evidenziato che nella fase attuale, le personalità dei due imputati necessitano di un percorso di assistenza, ma non ci sono le condizioni, come detto, per ritenere che non siano processabili.

La prossima udienza si terrà mercoledì 22 febbraio.