Quando la sentenza del tribunale di Sorveglianza è stata resa nota stava con lui, con Silvio Berlusconi nel suo studio a Palazzo Grazioli. E, come le persone più care, accusa palesando quella sensazione di “sollievo mescolato ad amarezza”, come riferisce (virgolettato) il Corriere della Sera.
Per Francesca Pascale da Napoli, la stessa ragazza che osserviamo accanto ad Alda D’Eusanio, in un reperto televisivo del 2004 che attesta le aspirazioni televisive della signorina prossima consorte di Berlusconi, il colpo è stato duro ma prevedibile a questo punto delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto e coinvolgono l’ex premier.
Quando sono venuti a conoscenza della sentenza da Palazzo Grazioli, Berlusconi e la Pascale hanno provato un “sollievo mescolato ad amarezza”. Un lieve miglioramento perché la condanna non influenza la concreta capacità di influenzare ancora il sistema politico.
Amarezza, perché “un compagno innocente”, come afferma la Pascale, sarà costretto a scontare una pena che in questo caso si traduce ne prestare servizi sociali in un centro per anziani a Cesano Boscone (Milano) della Fondazione Sacra Famiglia.
L’intenzione di Francesca, che non si separa quasi mai da Silvio, sarebbe quella di mantenere salda la sua presenza accanto a Berlusconi ma di non esibirla, in questa delicata fase della vita politica (e di coppia). Toccherà quindi a Maria Rosaria Rossi, incaricata di operare una spending review interna, trovare una dimora adeguata per la prossima signora Berlusconi in una posizione più discreta, a Roma. Sempre che non decida di optare per una nuova forma di pendolarismo, tra la Capitale e Milano.dilei.it
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