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La musica barocca in scena con l’Orchestra del Cimarosa di Avellino

Tre concerti ad ingresso gratuito tra Avellino, Monteforte Irpino e Napoli. Tre appuntamenti con la musica barocca, portata in scena dall’Orchestra del “Cimarosa” diretta dal maestro Giuseppe Camerlingo.

Il Conservatorio “Cimarosa”, presieduto da Luca Cipriano e diretto da Carmelo Columbro, inaugura la nuova stagione di concerti con la mini rassegna «Intrecci barocchi», che si svilupperà in tre tappe, quella di giovedì 12 settembre, alle ore 15:30 presso l’Auditorium “Vitale” di piazza Castello, venerdì 13 settembre, alle ore 19:30 presso la Chiesa di San Martino a Monteforte Irpino e sabato 14 settembre alle ore 13:00 presso il Salone delle Gallerie d’Italia a Palazzo Zevallos Stigliano di via Toledo a Napoli.

Tre momenti dedicati alla musica barocca, declinati attraverso le musiche di due tra i principali interpreti del Seicento come Antonio Vivaldi e Alessandro Scarlatti con l’Orchestra del Conservatorio di Avellino diretta dal maestro Camerlingo e composta da Manuel Molinario all’oboe, Eleonora De Crescenzo, Mario Petacca, Marco De Caro e Simone Taurasi ai violini primi, Irene Teresa Buzzanca, Nicola Morelli, Marco Giorgio Gaggia e Greta Melone ai violini secondi, Giulia Romano e Miriam Romei alle viole, Francesca Montella, Gabriele Melone e Giovanna Di
Domenico ai violoncelli, Stefano Di Martino al contrabbasso, Elisabetta Furio al continuo e Valentina Fortunato voce soprano.

Il programma della tre giorni si sostanzierà nel «Concerto per oboe, archi e continuo in do maggiore, RV 452» e nel «Concerto per 2 violoncelli, archi e continuo in sol minore, RV 531» di Vivaldi, le «3 Arie dalla Griselda» di Scarlatti: «In voler ciò che tu brami», «Nell’aspro mio dolor» e «Dì, che sogno, o che deliro» per poi tornare al «Concerto n.10 op. 3 per 4 violini, archi e continuo in si minore, RV 580» e «In furore iustissimae irae – Mottetto per soprano archi e
continuo in do minore, RV 626» ancora di Vivaldi.

«Il programma del concerto è stato concepito per valorizzare alcuni promettenti talenti delle classi di strumento e di canto del Conservatorio Cimarosa, che si alternano come solisti e come accompagnatori – spiega il maestro Giuseppe Camerlingo – L’obiettivo è quello della formazione di un gruppo compatto che, nel repertorio barocco e in un organico ristretto, possa trovare quell’unità di intenti della pratica esecutiva necessaria alla coesione dell’insieme e che funga da catalizzatore anche per l’orchestra sinfonica».

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