La montagna partorisce il topolino: al Comune di Avellino arriva la commissione per la legalità…. a tempo

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Alfredo Picariello – Alla fine, la montagna partorisce il topolino. Il Comune di Avellino è pronto a varare la commissione per la legalità che durerà al massimo 90 giorni. E’ la risposta (?) ai vari episodi di cronaca che si sono verificati le scorse settimane  nel capoluogo irpino. All’inizio, si parlava di prevenzione alla criminalità organizzata. Ma oggi, nel corso dell’ultima riunione dei capigruppo, la parola criminalità, ed anche camorra, è completamente scomparsa.

Alla fine, è sempre un passo in avanti, questo il coro unanime dei consiglieri comunali che si sono riuniti a Palazzo di Città alla presenza del presidente del Consiglio comunale, Ugo Maggio, e del vicepresidente Ferdinando Picariello. Unico contrario il capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Luigi Urciuoli, il quale optava per una commissione speciale.

Ugo Maggio, piuttosto che commissione, utilizza un altro termine: gruppo di lavoro. “Porteremo – dice – la delibera nel prossimo consiglio comunale, credo alla fine di ottobre o agli inizi di novembre. Non è una vera e propria commissione, bensì è un gruppo di lavoro il cui scopo è il controllo della trasparenza delle varie attività amministrative. Durerà novanta giorni, al termine dei quali decadrà. Ne faranno parte sei consiglieri comunali, tre di maggioranza e di tre di opposizione, che non percepiranno alcun gettone di presenza”.

Gianluca Festa

Sulla durata della commissione, però, il sindaco Festa – arrivato a riunione terminata per altri impegni -, gela un po’ tutti, almeno i presenti, visto che la minoranza era andata via. “Tre mesi sono troppi, il tutto deve risolversi in tre settimane. Al protocollo, del resto, ci sto lavorando già da tempo con Prefettura e sindacati. E di certo non è possibile aspettare tre mesi”.

Molto probabilmente, la “fretta” del sindaco non si sposerà bene con il sentiment di alcuni consiglieri comunali. “Abbiamo tracciato un percorso – dice Francesco Iandolo – . Mi auguro che ci siano audizioni della commissione di associazioni ed esperti che possano accendere i riflettori su un fenomeno inquietante. Ad ogni modo, patto di integrità e codice etico sono una scelta coraggiosa. Ma non basta”.

Anche per Ferdinando Picariello, del MoVimento 5 Stelle, tre mesi non sono molti. “Il tempo a disposizione è abbastanza ristretto. In questa città occorre tenere gli occhi ben aperti ed anche la politica deve fare il proprio compito, in particolar modo nel campo della prevenzione”. Per Costantino Preziosi, la commissione è l’occasione giusta “per stabilire un codice etico, un codice comportamentale, al quale la pubblica amministrazione deve attenersi”.