La milanese in Irpinia ed il cartello stradale che fa “cucù”

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«Iniziamo bene. Prima dose di sconforto e di incazzatura. Arrivo a destinazione, Ariano Irpino, Avellino. Imbocco la strada che sarebbe l’inizio di “Contrada Torana” e il cartello che la indica non esiste più. È sommerso e completamente oscurato da cespuglio».

Affida ai social il racconto e lo sfogo per il disservizio “di benvenuto”, una milanese che periodicamente torna in Irpinia per fare visita ai parenti. Effettivamente il cartello è stato quasi completamente risucchiato da un “lauroceraso” e da un “oleandro” ed il blu e nero della scritta fa appena appena capolino tra foglie e rami, ma di sicuro non è leggibile. Qualcuno aveva pensato addirittura che fosse stato tolto.

«Ma una piccola manutenzione di strada pubblica, no? Non si usa? È una strada pubblica!» aggiunge la donna preoccupata anche del fatto che dovrà essere raggiunta da un corriere nei prossimi giorni e che per quanto possa usare il navigatore il non poter leggere il nome della via potrebbe essere un problema.
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C’è da dire che le piante fuoriescono da una proprietà privata dunque dovrebbero essere i proprietari a provvedere, ma resta sempre il discorso di vigilare affinchè questo avvenga. E non è certo la prima volta che cartelli stradali vengano oscurati dalla vegetazione, ad Ariano ma anche in tante altre località irpine. E c’è ancora da dire che in altre situazioni i proprietari vengono solertemente invitati a provvedere alla potatura pena una multa salatissima. E dunque come, purtroppo, troppo spesso accade in Irpinia ed al Sud, si utilizzano due pesi e due misure.

«Ma quando vi deciderete a fare le cose normali?» conclude la donna che completa il suo post con gli hashtag #sveglia #forza #celapotetefare.

Qualche lettore adesso potrebbe avere un moto di fastidio e pensare: “ci voleva la milanese per dare lezioni ai noi del Sud”. Ma dopo un momento di “orgoglio meridionale” purtroppo va ammesso che la milanese ha ragione, che sono anche queste piccole cose, (che poi così piccole forse non sono), a non farci andare avanti, a non farci crescere. Si parla di turismo di ritorno, di accoglienza e poi si sottovalutano elementi utili come la cartellonistica, nel pubblico come nel privato, perchè oltre che delle indicazioni stradali, le nostre località scarseggiano anche di indicazioni per raggiungere alberghi, b&b, locali e così via. Ed allora smettiamo di far fare “cucù” ai cartelli, incrementiamo cartellonistica, toponomastica e cerchiamo di essere più attenti anche su questi dettagli.