La magia del Carnevale di Montemarano, Palmieri: “Un tesoro che va salvaguardato”

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Nel rispetto della secolare tradizione, dal 04 al 14 febbraio 2016, torna il Carnevale di Montemarano. Unico nel suo genere si caratterizza per la musica che ne rappresenta la vera colonna sonora ed il ballo che ne scaturisce. Si tratta della ormai nota Tarantella Montemaranese che accompagna cortei mascherati danzanti per le vie del Paese Irpino.

Il sindaco di Montemarano, Beniamino Palmieri, evidenzia nel dettaglio il programma allestito dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con le Associazioni presenti sul territorio:

Beniamino Palmieri
Beniamino Palmieri

“Ormai il Carnevale di Montemarano è noto non solo ad un pubblco di appassionati e di addetti ai lavori grazie alle caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere, ma a tanti visitatori provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Compatibilmente alle condizioni climatiche, ci aspettiamo un grande afflusso di persone”.

Sarà un Carnevale ancora una volta all’insegna della tradizione ma quali saranno le novità di quest’anno?

“La manifestazione si manterrà fedele alla tradizione come tramandata da padre in figlio. La fase che precede i tre giorni di sfilata sarà dedicata alla cultura con il conferimento della cittadinanza onoraria a Paolo Apolito, Antropologo di fama Nazionale, appassionato e studioso del Carnevale di Montemarano che terrà una Lectio Magistralis giovedì 04 febbraio. Apolito venne già negli anni ’70 ed il suo primo libro è una vera bibbia delle tradizioni in Campania. Ha sempre parlato di questa festa ed ha invitato i suoi studenti a Montemarano per respirare il vero clima del Carnevale; ha inoltre ideato il Campus in Festa che aveva in Montemarano un ospite fisso, una manifestazione andata avanti per 13 anni in cui sono intervenuti grandi ospiti della cultura e dello spettacolo. Emblematica in questo senso la Lectio Magistralis che il professore terrà: il titolo, ‘l’esperienza di un antropologo innamorato’, evidenzia quanto Apolito sia interessato alle nostre tradizioni. Il venerdì ci sarà una manifestazione organizzata dalla Scuola di tarantella che, insieme all’Assessorato al Turismo rappresentato da Alfonso Gallo ed alle altre Associazioni presenti sul territorio, partecipa attivamente al Carnevale.

Sabato pomeriggio, invece, alle ore 16:30 ci sarà un convegno sul tema: Il Carnevale di Montemarano nei versi, negli scritti e nella pittura di Aldo De Francesco nel corso del quale renderemo omaggio proprio ad Aldo De Francesco, un grande Montemaranese che ha dedicato gran parte della sua vita a studiare e raccontare il suo Paese natio e questa misteriosa ed accattivante festa. Inaugureremo una sua mostra di pittura visitabile all’interno del Palazzo Castello appena ristrutturato mentre l’Associazione Pro-Montemarano curerà “Il caporabballo d’argento”.”

Poi, naturalmente, l’inizio dei cortei…

“Certo, da sabato notte si snoderanno i cortei mascherati i quali si sfideranno sulle note della musica e della ritmica inconfondibile della nostra tradizione, un ballo che manifesta nei movimenti della taranta la storia del morso che fa vibrare il corpo e lo porta in condizioni di estasi. E’ la dimostrazione di un popolo allegro ed accogliente, chi viene rimane molto stupito da come ci si riesca a divertire riportando in vita tradizioni di centinaia di anni fa, continuando a fare quello che facevano i nostri nonni.”

Sfogliando il programma si nota la presenza anche di enogastronomia ed altri eventi culturali..

“Il carnevale di Montemarano ha tanti significati oggetto di studio e di approfondimento, una festa che ha una eco importante. Abbiamo deciso quindi di invitare le scuole che parteciperanno attivamente con il coinvolgimento dei bambini, idea che persegue il passaggio della tradizione alle nuove generazioni per rendere immortale questo evento.

In vetrina ci sarà  il nostro prodotto tipico, il vino Aglianico: produciamo delle Eccellenze sul nostro territorio con ottime cantine che la mattina di domenica, a partire dalle 11, daranno vita ad una degustazione organizzata dall’Onav. Da sottolineare l’apertura dei nostri musei con l’ecomuseo irpino, il museo dei Palazzi Sacri (Montemarano è stata sede del Palazzo vescovile, ndr) ed il museo dedicato alla tradizione del Carnevale. Una tre giorni no stop con la manifestazione che si chiuderà il 14 di Febbraio con il Carnevale Morto, personificato in un individuo che non si sente bene e muore dopo un’operazione complicatissima: un vero e proprio corteo funebre si consumerà nelle ultime volontà del defunto espresse tra ironia e sarcasmo, fino alla cremazione del fantoccio ed alla rottura della pignata all’interno dei locali che farà sì che si riprenda la festa”.

Il Comune ha avuto sostegni dalla Regione Campania e dalla Provincia?

“E’ chiaramente un impegno centrale da parte della nostra Amministrazione, in un momento di difficoltà, ma senza il volontariato attivo sarebbe stato difficile organizzare una manifestazione storica del genere che meriterebbe una tutela maggiore rispetto a quella che può offrire una semplice Amministrazione comunale. Ci tengo ad evidenziare che la Regione per forza di cose non ha potuto candidare alcun genere di progetto in quanto la nuova Giunta si è da poco insediata e non ne ha avuto il tempo. L’Ept, a quanto pare, sarebbe in liquidazione e, quindi, al momento è tutto bloccato mentre dalla Provincia non abbiamo ricevuto nessun sostentamento.

Non è un problema legato al denaro in sè ma alla valorizzazione di una manifestazione a cui si guarda con molto interesse da vari ambiti e che è oggetto di studi preziosi già dagli anni ’50 quando Allan Lomax, musicologo di fama internazionale, realizzò una vasta opera di registrazioni sul campo anche a Montemarano. Un tesoro, quindi, che andrebbe salvaguardato: decine di studenti da varie Università italiane hanno dedicato studi importanti alla nostra tradizione”.

 

 

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