“La grande bellezza del diritto”, sabato il convegno del Movimento Forense con Alessandro Preziosi

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Approfondire le straordinarie intersezioni tra il diritto ed il cinema al fine di conoscere una dimensione umanistica più ampia del diritto grazie ai contributi di altre discipline.

Questo il senso del convegno organizzato dal Movimento Forense di Avellino per sabato prossimo, 8 febbraio, alle ore 16.30, presso la Sala Blu del Carcere Borbonico dal titolo “La grande bellezza del … diritto ” al quale interverranno i professori Salvatore Prisco dell’Università degli Studi Federico II di Napoli e Michelangelo Pascali dell’Università degli Studi Parthenope di Napoli e l’attore Alessandro Preziosi: relatori che, partendo ognuno dalle proprie esperienze personali e professionali, illustreranno insospettabili intrecci e punti di contatto tra Cinema e Diritto.

All’interno degli indirizzi di ricerca riconducibili al movimento Law and Humanities, il rapporto tra diritto e cinema, a partire dalla fine degli anni ’90 del secolo scorso, è stato affiancato agli studi dedicati specificamente a “diritto e letteratura”. D’altro canto anche per Law and Film, si possono individuare due fondamentali tipi di approcci: il primo inerente il tema del “diritto nel cinema” incentrato sullo studio di come il cinema rappresenta il diritto, e sulla possibilità di studiare alcuni film come veri e propri “legal texts”; il secondo fa riferimento alla possibilità di pensare il “diritto come cinema” rileggendo le pratiche giuridiche come un modo specifico di narrazione drammatico-cinematografica.

Se è soprattutto negli Stati Uniti che, nell’ultimo ventennio, si è avuto un approfondimento sempre più significativo delle ricerche in tale campo, anche nel contesto italiano, negli ultimi anni, sono state diverse le iniziative dirette a promuovere studi e incontri per contribuire a sensibilizzare giuristi e studenti sui temi di “diritto e cinema” anche nelle nostre università.
Difatti sono già operativi, e i professori relatori ne sono testimoni, “laboratori” in cui si articolano discussioni critiche di una serie di opere cinematografiche in corrispondenza con alcune problematiche interne al diritto ed alla filosofia del diritto.

Non si tratterà, pertanto, di ripercorrere i modi in cui la realtà giuridica viene rappresentata al cinema, bensì di sperimentare come anche attraverso il cinema si possano rendere visibili aspetti critici del diritto che il diritto stesso tende, invece, nel suo costituirsi, ad occultare. Un aspetto questo che consente da un lato un arricchimento della formazione e dell’educazione del giurista, attraverso lo sviluppo della consapevolezza del carattere culturale e sociale del diritto e della necessità di considerare lo stesso all’interno di una dimensione umanistica più ampia, aperta ai contributi di altre discipline, dall’altro un miglioramento delle capacità di saper utilizzare gli apporti teorici e gli stimoli provenienti da campi diversi da quello del diritto come strumenti per sviluppare l’interpretazione e la critica dei fenomeni giuridici.