Marco Imbimbo – Dissesto o piano pluriennale di riequilibrio? La decisione ancora non è stata presa a Palazzo di Città, almeno ufficialmente. Quello che ormai appare certo è che le posizioni saranno due: da un lato quella dell’amministrazione, dall’altro quella del settore Finanze. In mezzo c’è il collegio dei revisori dei conti.
La giunta Ciampi si sarebbe dovuta riunire ieri per deliberare la dichiarazione di dissesto e le motivazioni che spingono l’amministrazione a scegliere la strada più dura. Ma la riunione, nonostante annunciata nei giorni scorsi proprio dall’assessore alle Finanze, Gianluca Forgione, non c’è stata. Anzi viene rinviata a mercoledì. Uno slittamento alquanto dubbio visto che, nell’ultima conferenza dei capigruppo, Ciampi e Forgione erano parsi abbastanza sicuri sul dissesto, al punto da chiedere la riconvocazione della capigruppo per oggi pomeriggio, proprio per discutere di dissesto con carte alla mano, ovvero delibera di giunta e relativi numeri sui conti comunali.
Nulla di tutto ciò. I capigruppo, oggi, terranno un confronto senza poter disporre di alcun documento.
Nel frattempo, però, trova sempre più conferma la differenza di vedute tra l’amministrazione e il dirigente alle Finanze, Gianluigi Marotta, più propenso a un piano di riequilibrio pluriennale. La sua decisione starebbe maturando in seguito ai continui confronti con Vincenzo Cuzzola, il consulente esterno nominato dall’ente di Piazza del Popolo proprio per individuare il percorso migliore per il Comune. Il piano prevederebbe un riequilibrio dei conti in 15 anni, ma consentirebbe di evitare il dissesto, strada che, normalmente, viene intrapresa in extrema ratio.
Il caos, insomma, è servito perchè, se è vero che la Giunta si riunirà domani per deliberare il dissesto, è altrettanto vero che lo farà allegando alla pratica il parere del dirigente alle Finanze in cui si consiglia, invece, il pre-dissesto.
In tutto ciò, a rimanere in attesa, ci sono i revisori dei conti. Il collegio dovrà esprimersi sulla delibera della Giunta e fornire il suo parere sulla decisione che prenderà l’amministrazione Ciampi. Parere non vincolante, ma obbligatorio e che darà un peso non irrilevante a quel dissesto che poi arriverà in Aula (ma ancora non si sa quando). Ancora non è dato sapere cosa decideranno i revisori dei conti perchè non c’è un atto ufficiale su cui lavorare, anche se già ci sarebbero stati dei confronti tra l’amministrazione e il collegio.
Nei giorni scorsi, intanto, l’assessore Forgione ha annunciato che proseguirà sulla via del dissesto anche se il dirigente alle Finanze e il collegio dei revisori dei conti dovessero esprimersi in maniera opposto. Ma nelle ultime ore sta prendendo forza l’ipotesi di eventuali dimissioni proprio di Forgione se non dovessero accogliere la sua dichiarazione di dissesto.
In attesa restano i consiglieri comunali, quelli che poi dovranno votare a favore o contro il dissesto. Mentre alcuni gruppi come Lega e “La svolta inizia da te” non vedono altra soluzione se non il dissesto, tanti altri attendono di conoscere nel dettaglio quei numeri solo fugacemente accennati da Forgione nell’ultima capigruppo. Da “Mai più” a “Forza Italia” passando per il dissidente Alfonso Laudonia, la decisione verrà presa solo dopo aver valutato la delibera di giunta sul dissesto, ma anche e soprattutto il parere dei revisori dei conti (organo terzo). Mentre Popolari e Pd sarebbero più orientati per un pre-dissesto.