La Fiaccolata della Memoria fa tappa a San Potito Ultra

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“La migliore Italia è avvinta dal tenace legame rappresentato da certi valori per cui ci battiamo, ogni giorno mentre svolgiamo il nostro lavoro di Poliziotti, ed anche in ogni altro istante che ci rimane, e che dedichiamo ad un Sindacato che trova la spinta propulsiva proprio nella Memoria di chi rappresenta un esempio per noi e deve esserlo anche per tutti i cittadini. Ecco perché anno dopo anno, accompagniamo la ‘Fiaccola della Memoria’ attraverso tutto il Paese, in un viaggio con cui vogliamo alimentare il sacro fuoco del ricordo che illumini un costante impegno per la legalità. E da Nord a Sud c’è chi accoglie orgogliosamente quella fiaccola, che presto sarà nell’avellinese, per entrare nelle case e nelle vite dei cittadini come voluto da un’Amministrazione, quella di San Potito Ultra, estremamente sensibile, attenta e responsabile”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, alla vigilia dell’importante appuntamento cui lui stesso presenzierà, promosso dal Sindacato Indipendente di Polizia, che venerdì 20 giugno vedrà giungere a San Potito Ultra (Av) la “Fiaccola della Memoria”, partita il 23 maggio dal Giardino della Memoria di Capaci (Pa), che attraversa tutta l’Italia per giungere a Mestre (Ve) il 21 ottobre prossimo.
Tanto avverrà nel corso dell’importante manifestazione “Il Percorso della Memoria”, organizzata dall’Amministrazione Comunale di San Potito Ultra (AV), dal Coisp, dal Museo del Lavoro e dall’Associazione Culturale Uscita di Sicurezza, che avrà inizio alle ore 09.45, e sfocerà nell’intitolazione di una piazza, sita all’interno del Parco Primo Maggio, ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ai componenti delle rispettive scorte ed a tutti i Martiri della lotta alla criminalità, con anche il posizionamento della pittura – scultura “Io non ho paura”, del Maestro Fernando Masi, dedicata ai due Magistrati. L’evento si svolgerà alla presenza di autorità Religiose, Civili e Militari, nonché dei familiari delle Vittime del Dovere di tutte le Forze Armate e Forze di Polizia della provincia, ed avrà inizio alle 9.45 quando i podisti impegnati si riuniranno in Via Fiumitello di Atripalda. Proprio da qui, alle ore 10.00, partirà la “Fiaccola della Memoria” che si immetterà nel territorio del comune di San Potito Ultra e, percorrendo la SS7 Appia, attraverserà Viale Sandro Pertini, Via Capo Casale, Piazza Barone Amatucci, Via Roma, e Via Antica, per giungere al Parco Primo Maggio. Qui, alle ore 10.30, sarà dunque acceso il “Braciere della Legalità” e in seguito a quel suggestivo momento avrà inizio, alle ore 11.00 il convegno “Mafia e Legalità”. Il Giornalista Ermanno Corsi modererà gli interventi di Francesco Saverio Iandoli, Sindaco di San Potito Ultra; Fabrizio Gallotti, Dirigente Generale della Polizia di Stato; Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp; Fabio Benigni, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avellino; Luigi De Prizio, Segretario Generale Provinciale del Coisp Avellino.
A seguire, alle ore 12.30, il Prefetto di Avellino, Carlo Sessa, scoprirà l‘opera del Maestro Masi ed inaugurerà la Piazza dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Infine, alle ore 12.45, tutti si sposteranno in Piazza Baroni Amatucci, presso il “Museo Del Lavoro”, dove sarà inaugurata l’esposizione di una rassegna di opere del Pittore Fernando Masi, che rimarrà aperta fino a fine giugno. “Sappiamo che sarà una giornata straordinaria – anticipa Maccari -, perché straordinario è l’impegno che in tanti hanno profuso per quest’evento che ha già raggiunto l’ambizioso obiettivo di unire Istituzioni e società civile in un progetto comune, dedicato alla legalità e quindi al benessere ed alla crescita di tutti. E’ proprio questoil significato più profondo del percorso della Fiaccola della Memoria, stringere sempre di più le maglie di una rete che è fatta da tutti noi, e che sarà tanto più forte ed utile quanto più sapremo restare uniti nel segno incancellabile di uomini e donne che sono stati eccezionali nella loro semplice capacità di fare il proprio dovere ogni giorno, sapendo che ne valeva la pena anche se ciò ha significato andare dritti e consapevoli verso la fine della propria esistenza”.

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