La fabbrica dei veleni sul blog di Grillo: “Missione Avellino: Isochimica e i lavoratori abbandonati”

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ex isochimica

“Missione Avellino: Isochimica e i lavoratori abbandonati” è il titolo del post apparso quest’oggi sul blog di Beppe Grillo in merito alla questione della fabbrica dei veleni che continua sempre di più ad avere risonanza nazionale.

Lo riportiamo integralmente:

“Sopralluogo alla Isochimica di Avellino dove da 30 anni si aspetta una bonifica dall’amianto per le attività di “bonifica” delle carrozze ferroviarie provenienti da Firenze. 237 lavoratori aspettano giustizia per le condizioni fuori sicurezza in cui sono stati costretti a lavorare durante la scoibentazione delle carrozze dall’amianto tramite “scorticamento” senza alcuna protezione e senza alcun impianto di aspirazione direttamente sui binario. (negli anni si contano ben 15 morti e centinaia di uomini ammalatisi); sono state bonificate 2700 carrozze da 50 mila tonnellate di amianto, svolgendo un lavoro di grande sicura rilevanza sociale.

Eppure questi lavoratori attualmente sono disoccupati, con difficoltà a trovare un nuovo lavoro, proprio perché la prolungata esposizione ha reso instabile il loro stato di salute; senza i 35 anni di contribuzione e i 62 anni di età, privati anche del diritto ad una pensione; eppure da un’attenta analisi di ventilazione polmonare si è appurato che questi lavoratori hanno una presenza fino a 2500 fibre di amianto su mm cubo nel fluido polmonare, per la quale la loro esposizione lavorativa equivale ad un’esposizione lavorativa di 150 anni di un lavoratore tutelato a norma di legge!

Tutta l’aria dell’impianto ex industriale attende ancora il completamento della messa in sicurezza e la bonifica con gravi preoccupazioni di tutta la cittadinanza.

Intanto è iniziato il processo penale per disastro ambientale, il 19 ottobre, rinviato al 10 novembre.

Ma come troppo spesso accade un privato, in questo caso Elio Graziano, compie un disastro ambientale con la complicità di funzionari ed amministratori, e poi il pubblico si trova erede degli oneri e dei costi materiali. Oggi è il comune che si sta occupando della messa in sicurezza, in attesa che la Regione metta i soldi per completare i carotaggi e per smaltire a discarica le cubature di amianto attualmente fuori terra, ma in Italia sembra non ce ne siano di disponibili.”

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