Avellino – Lavoro nero e nessuna garanzia per i lavoratori nell’indotto della Fma: a denunciarlo stamane durante il vertice tra sindacati e parlamentari irpini sul caso del ‘colosso dai piedi d’argilla’ di Partola Serra è il Giuseppe Zaolino della Fim. Il monito allarmistico che indubbiamente ha lasciato il segno e che potrebbe portare a risvolti giudiziari, ha portato allo scoperto una nuova vicenda dell’universo lavoro in Irpinia che domani sarà segnalata alle forze dell’ordine: “Nell’indotto Fma c’è lavoro nero – ha spiegato Zaolino – Oggi abbiamo denunciato una cosa molto grave e domani agiremo di conseguenza con il personale dell’ispettorato del lavoro e con le forze dell’ordine. E’ ormai divenuta cosa di dominio pubblico”.
La denuncia, che arriva all’indomani del caso Logi Service, è destinata ad alimentare il fuoco delle polemiche. “Nell’indotto Fma – continua Zaolino – nel momento in cui abbiamo fatto l’operazione di insourcing dei lavoratori Ceva, abbiamo scoperto che ci sono persone che lavorano per 30 euro al giorno, senza garanzie, tutti fatti illegali che andremo a denunciare alle forze dell’ordine e all’Ispettorato”.
Redazione Irpinia
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