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La denuncia di Borrelli: bullismo a  Sirignano, bambino schiaffeggiato e filmato

 

 

SIRIGNANO- Schiaffeggiato, minacciato in caso avesse raccontato qualcosa alla mamma (ti appendo come Cristo in croce) e costretto a baciare la mano a tutta la banda di bulli. Dopo il caso del dodicenne costretto ad inginocchiarsi e colpito dalla banda di bulli a Vieste, anche in Irpinia sarebbe avvenuto un caso analogamente grave. A denunciarlo, pubblicando il video oscurato sulla sua pagina social e’ stato il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha anche invitato la comunità a schierarsi al fianco della giovanissima vittima e identificare gli autori del grave atto di bullismo ai suoi danni. Una brutta storia che vede protagonisti giovanissimi del comune mamdamentale e che è destinata a finire all’attenzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli.

Ecco cosa ha scritto il parlamentare nel suo post sui social: “Nelle chat dei ragazzi di Sirignano, comune in provincia di Avellino, sta diventando virale il video di una serie di atti di bullismo perpetrati da una gang di giovani ai danni di un minorenne, conosciuto nel paese con il soprannome ‘babà’. Nelle immagini, inviate al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, è possibile vedere un primo video dove il ragazzino viene picchiato all’interno di un appartamento da un ragazzo più grande, mentre c’è chi filma l’accaduto. In un secondo video la vittima, circondato dalla gang, viene prima minacciato affinchè non denunci l’accaduto alla madre e poi colpito nuovamente con alcuni schiaffi. “Se parli con tua madre ti appendiamo come Cristo in Croce” una delle minacce indirizzate alla vittima.

“Un gravissimo episodio di bullismo per il quale auspico che l’intera comunità locale si schieri apertamente in favore della giovanissima vittima aiutandoci a risalire all’identità di tutti i protagonisti di questa vigliacca aggressione – commenta Borrelli. Abbiamo inviato le immagini alle forze dell’ordine per identificare i bulli e sanzionarli come meritano, insieme alle loro famiglie che, auspico, non si sottraggano alle loro gravi responsabilità. Gli episodi di bullismo e cyberbullismo sono in continua crescita e già in passato hanno mietuto dolorosamente alcune vittime, che non hanno retto le umiliazioni e i torti subiti. Serve l’attivazione immediata della rete sociale, fatta di famiglie, scuole, servizi sociali, associazioni e parrocchie, per prevenire nuove tragedie e aiutare le vittime a denunciare, prima di tutto non isolandole”

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