La corsa al Quirinale – Nessun accordo, manca il quorum: 672 le schede bianche

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Michele De Leo – Si chiude senza particolari sorprese la prima votazione per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Non c’è accordo tra le varie forze politiche che, però, hanno avviato un dialogo per provare a trovare una sintesi ed evitare decine di votazioni per eleggere il successore di Sergio Mattarella. Nelle prime tre votazioni, il quorum per l’elezione del nuovo inquilino del Quirinale è di 672 voti, pari ai 2/3 dei componenti del Parlamento riunito in seduta comune ed integrato dai delegati delle Regioni. Dalla quarta votazione, invece, basta la maggioranza. Lo spoglio della prima votazione si chiude proprio con 672 schede bianche. Il più votato è l’85enne magistrato napoletano Paolo Maddalena, vice presidente emerito della Corte Costituzionale candidato dagli ex parlamentari del Movimento Cinque Stelle confluiti nel gruppo misto e dai quaranta deputati e senatori della componente “Alternativa c’è”. Colleziona 36 preferenze. Il gruppo di Fratelli d’Italia vota Carlo Nordio, magistrato veneto noto per le inchieste sulle coop rosse e sul Mose. Hanno ottenuto voti il Ministro della Giustizia Marta Cartabia, i giornalisti Bruno Vespa, Fulvio Abbate e Antonio Signorini, la senatrice a vita Liliana Segre, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, ma anche Mario Segni e Giuseppe Cossiga, figli degli ex presidenti della Repubblica Antonio e Francesco. Alcuni parlamentari votano per l’uscente Mattarella, altri provano ad evitare il fallimento della candidatura di Silvio Berlusconi. Non mancano, tra gli altri, Walter Veltroni, Francesco Rutelli, il radicale Marco Cappato, Pierluigi Bersani, Pierferdinando Casini, Guido De Martini, Ettore Rosato, Alberto Angela, Belloni ed il presidente della Lazio Claudio Lotito. Colleziona un voto anche Amedeo Sebastiani che, nelle prossime settimane, sarà impegnato con la conduzione del Festival di Sanremo. Sebastiani è, infatti, il vero nome di Amadeus.