La consapevolezza di Sacripanti: “Logan valore aggiunto, noi una realtà non più una sorpresa”

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Brescia al PalaGeorge, Venezia al Taliercio, Varese al Delmauro e di nuovo la Reyer a Contrada Zoccolari. Dieci giorni fondamentali per la Sidigas Avellino che riprende a giocare ogni tre giorni nelle due competizioni – italiana e continentale – con un David Logan in più e in attesa del rientro del pivot Marco Cusin.

Coach Sacripanti, durante la conferenza di rito all’antivigilia del mezzogiorno di fuoco in Lombardia, ha così esordito: “Gara molto difficile su un campo importante come quello di Brescia. Loro stanno ottenendo ottimi risultati, hanno grande entusiasmo e la piazza è molto calda. La squadra è esperta nonostante siano al primo anno di Serie A, hanno in Luca Vitali il fulcro del gioco, giocatore che smazza 8/9 assist in media a partita. Alle Final Eight hanno sfiorato la finale e quindi ci aspetta un esame molto arduo. Spero di portare a casa i due punti facendo una gara di grande ardore e tatticismo”.

Sull’inserimento del nuovo acquisto David Logan: “Periodo stimolante per me, perché stiamo aggiustando i nostri giochi offensivi e difensivi. Finora abbiamo giocato quasi sempre con due guardie forti fisicamente, ora invece dobbiamo limare qualche nuova strategia. Mi aspetto dei passaggi a vuoto, che spero si riducano al minimo, ma questa è la settimana giusta per provare nuove cose visto che non abbiamo la Champions. Con il giocatore non ho ancora parlato direttamente, devo prima sapere come sfruttarlo bene e come inserirlo all’interno dei meccanismi di squadra. Certo giocando con due piccoli sul parquet per quasi 40 minuti dovremmo cambiare qualche meccanismo difensivo”.

Sulle rotazioni che andranno a crearsi con l’arrivo di Logan: “Nessuno deve sentirsi depredato della propria posizione, siamo professionisti e il livello si è alzato. L’inserimento di Logan passerà per lui, per il suo allenatore e per la squadra stessa che dovrà essere brava ad accettarlo come valore aggiunto. Il bene della squadra è il bene primario”.

Chi resta fuori a Brescia? “Non c’è fretta, forse Randolph o Obasohan ma dipenderà anche dalle condizioni di Ragland. La sua spalla non è ancora al meglio ma piano piano il problema si sta risolvendo. Aspettiamo ancora Cusin, che in difesa ferma tutto”.

Milano battibile? “Sicuramente sì, la situazione attuale di classifica con un nugolo di squadre molto vicine alla cima ha livellato verso l’alto il campionato. L’Armani è partita fortissimo e questo ha dato un grande vantaggio alla compagine meneghina che la rende difficilmente raggiungibile, anche se il mercato ha rafforzato le inseguitrici. Noi partiamo dal secondo posto e questo ci dà grande consapevolezza nei nostri mezzi: non siamo più una sorpresa, ma una realtà molto solida”.