La Clinica Santa Rita prima in Campania per l’ipertrofia Prostatica

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Lo scorso 13 aprile alla Clinica Santa Rita di Atripalda si è dato l’avvio in Campania del primo Centro per il trattamento di Termoterapia Ablativa, procedura Mini invasiva con il sistema ECHOLASER, per la cura della ipertrofia Prostatica.

L’intervento viene eseguito dall’equipe di Urologi della Clinica, tra cui il dott Iapicca Gennaro e dott Di Martino Urologi che hanno fin da subito creduto nella reale innovazione del sistema ed insieme al dott Ennio Pericolo Direttore Generale, hanno lavorato per potare ad Atripalda tale metodica. ospite della struttura il massimo esperto Nazionale, il dott Gianluigi Patelli dell’ ospedale di Alzano Lombardo – Bergamo, il quale ha già trattato più di 70 pazienti e una settantina sono anche gli specialisti medici e del settore arrivati da tutto il mondo per osservare il caso di Alzano: oltre alla pubblicazione su Cardiovascular Interventional Radiology dell’aprile 2017

L’intervento viene eseguito sotto guida ecografica si procede a un’anestesia locale e poi, attraverso il piano perineale, a lato dell’uretra, si posiziona un ago da 0,8 millimetri di diametro a destra e uno a sinistra. All’interno di entrambi viene inserita una fibra ottica da 0,3 millimetri. Si procede quindi ad “illuminare” la prostata erogando una bassa potenza. Al termine dell’erogazione la procedura è conclusa, vengono tolti gli aghi e il paziente può tornare in stanza: il giorno seguente, dopo adeguati controlli, lo stesso può tornare a casa dove dovrà tenere un catetere vescicale per 15 giorni. Oltre a garantire un risparmio in termini economici (la degenza dura tra le 24 e le 48 ore), il trattamento garantisce benefici evidenti ai pazienti: anestesia locale, mini invasività data dal fatto che non si passa più dal canale urinario, i disturbi post intervento minimi grazie alla bassa potenza erogata.

Molti sono gli studi scientifici in itinere per approfondire ulteriormente l’approccio mininvasivo con questo laser, che, oltre ad essere efficace per la terapia conservativa dell’Iperplasia Prostatica Benigna, sta dando sentore di essere utile anche per altre patologie.

“È una sfida importante che può portare soprattutto a contaminazioni proficue per tutti le parti in causa. Siamo molto ottimisti sul futuro di queste applicazioni” commentano dall’ufficio stampa della Santa Rita.

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