La carica di Pino Sacripanti: “Sidigas-Reggio Emilia? Una di quelle partite che tutti sognano di giocare”

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E’ un fiume in piena Pino Sacripanti durante la conferenza stampa di rito all’antivigilia del “match verità” fra Sidigas Avellino e Grissin Bon Reggio Emilia, definita dallo stesso coach canturino come “una di quelle partite che ogni giocatore o allenatore che ama la pallacanestro vorrebbe giocare”.

“Siamo professionisti e per questo ogni gara va giocata con lo stesso impegno – spiega Sacripanti – ma, fortunatamente, siamo anche uomini e viviamo di passioni, per cui partite così valgono 2 punti e anche qualcosa in più. Partiamo dagli stessi punti in campionato, noi abbiamo perso contro Milano, loro contro Caserta alla prima giornata: ci sono tutti i presupposti per una grande sfida”.

Scandone che arriva a questo impegno dopo il ko interno subito dai belgi dell’Ostenda, che – un po’ a sorpresa – hanno espugnato il Paladelmauro dopo una striscia positiva di 17 successi. “Siamo al completo – confessa il tecnico dei biancoverdi – non ci sono infortuni ma un po’ di stanchezza arretrata accumulata dai recenti probanti impegni. Veniamo da un mese di partite intense e faticose e ci aspetta un altro mese di partite intense e faticose, giocare la coppa è anche questo, dobbiamo essere bravi ad essere resilienti e trasformare la stanchezza in entusiasmo”.

Domenica verrà scritto un nuovo capitolo della storia Sidigas-GrissinBon, dopo le Final 8 di Coppa Italia e i Playoff Scudetto, nella passata stagione, e la Supercoppa di quest’anno che ha visto la vittoria avellinese al termine di una gara giocata sul filo dell’equilibrio.

“Reggio è la squadra che gioca meglio – sentenzia Sacripanti – sono il team più solido e non serve parlare di italiani e stranieri: lasciamo stare i passaporti, loro hanno qualità. Il loro roster è cambiato senza campioni come Kaukenas e Lavrinovic, ma l’innesto di Cervi gli da profondità di spaziature. I lituani magari ti cambiavano la partita nei momenti di difficoltà, ma la solidità di Reggio è rimasta la stessa”.

I complimenti al roster emiliano proseguono: “Sembra quasi che senza Stefano Gentile, che tra l’altro stimo tantissimo tanto che l’ho portato con me sia a Caserta che a Cantù, abbiano guadagnato qualcosa in consapevolezza. Polonara e Cervi sono saliti in cattedra e poi ci sono DellaValle e Aradori che sono due talenti capaci di accendersi in qualsiasi momento”.

Ma oltre ai biancorossi, Sacripanti guarda anche in casa propria. Alla Sidigas contro Varese e Ostenda è mancato il killer instinct, ma per il coach la squadra ha giocato meglio di quanto non sia realmente sembrato.

Come battere Reggio? “Innanzitutto seguire il piano partita che stiamo preparando, abbiamo iniziato prima rispetto al solito. Chiave importante la giocherà anche la brillantezza, cercheremo di arrivare alla gara di domenica più pronti possibili”.