La Candelora diventa internazionale. E con Luxuria e Colasurdo cittadini onorari

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Renato Spiniello – “La Candelora, così come la Juta a Montevergine, sono feste articolate e complesse che al loro interno racchiudono diverse tematiche e anche problematiche. I diritti civili, la tradizione religiosa e la promozione del territorio viaggiano insieme in queste occasioni che aprono e chiudono il ciclo delle festività mariane, ovvero dedicate alla Madonna, nella nostra regione”.

E’ così che il Sindaco di Ospedaletto d’Alpinolo Antonio Saggese e l’Assessore Nadine Sirignano svelano al Circolo della Stampa di Avellino i dettagli dell’edizione 2019 della Candelora, per la prima volta entrata a far parte della misura relativa agli eventi di rilevanza nazionale e internazionale finanziati dalla Regione Campania.

Il dettagliato programma si articola con l’incontro antropologico titolato “Le tradizioni e il contemporaneo”, in programma giovedì 31 gennaio presso il Centro Sociale di Ospedaletto, che mira a spiegare il legame tra la religione e la connotazione Lgbt che da sempre caratterizza la Candelora. Seguirà, il giorno successivo, il Consiglio Comunale straordinario che conferirà la cittadinanza onoraria a Marcello Colasurdo, cantore di Mamma Schiavona e pilastro delle “Jute” al Santuario, e a Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice, attrice, prima parlamentare transgender di uno Stato Europeo e pellegrina devota alla Madonna di Montevergine.

“Il primo è il custode vivente della tradizione popolare legata alla Candelora – spiega il primo cittadino ospedalettese – la seconda è invece da sempre impegnata in difesa dei diritti civili”. “Ancora una volta ci troviamo al centro di un dibattito che ha infuocato lo scenario nazionale e internazionale – aggiunge l’Assessore Sirignano – vista la recente discussione tra la nostra amica Vladimir (Luxuria, ndr) e l’onorevole Daniela Santanché in una nota trasmissione televisiva. La violenza omofonica e transomofobica è dovuta all’ignoranza, alla mancanza di conoscenza di determinati aspetti che, se assimilati, potrebbero far superare i pregiudizi iniziali”.

Per il terzo anno consecutivo gli eventi si svolgono in accordo con la comunità benedettina e il museo Abbaziale, proponendo un programma in continuità con i percorsi scelti negli scorsi anni e rimarcando la distinzione tra la celebrazione dell’evento liturgico e la ricorrenza folkloristica. “E’ importante dividere i due filoni – aggiunge all’uopo l’esponente di Giunta – per questo abbiamo organizzato eventi a valle sia geograficamente che ideologicamente. La Candelora avviene a monte sabato 2 febbraio* e non deve essere toccata dalla politica o da altro”.

Non solo diritti civili, tuttavia, a chiosa della conferenza al Sindaco Saggese non è passata inosservata la perenne emergenza migranti che anima lo scenario politico europeo. “Siamo tutti uguali e godiamo tutti degli stessi diritti – conclude la fascia tricolore – la Shoah non è solo in appannaggio degli ebrei, nel Mediterraneo stiamo vivendo un nuovo Olocausto. Forse fra qualche anno ne saremo consapevoli”.

*Previste per l’evento clou delle navette per raggiungere il Santuario e con appena un euro in più si potrà anche visitare i tesori e le antiche testimonianze del Museo Abbaziale di Montevergine.