La Campania si sveglia in zona rossa: ecco cosa si può e non si può fare da oggi

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Avellino Corso Vittorio Emanuele
Avellino Corso Vittorio Emanuele

La Campania torna allo scorso marzo e si sveglia in zona rossa. A decretarla il ministro della Salute Roberto Speranza, con la conseguenza dell’introduzione di nuove regole e restrizioni che saranno in vigore per le prossime due settimane.

Vediamo cosa cambia.

Stop a ogni spostamento, anche all’interno del proprio comune, in qualsiasi orario. Sono consentiti gli spostamenti legati a comprovate esigenze di lavoro, necessità e salute, quindi abbinati a un’autocertificazione. Chi si sposta senza un motivo valido rischia sanzioni fino a 400 euro. Portare fuori il cane è consentito. Non ci si può spostare da una Regione all’altra e da un comune all’altro.

Chiusi bar e ristoranti, 7 giorni su 7. Le regole permettono l’attività di asporto fino alle 22, mentre la consegna a domicilio non è soggetta a restrizioni. Possono rimanere aperti supermercati, negozi di beni alimentari e di necessità. Saracinesche alzate per edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi gli altri negozi e i centri estetici. Restano aperti i punti di somministrazione e alimenti lungo le autostrade o negli ospedali.

Didattica a distanza per ogni tipo di scuola di ordine e grado, considerando anche l’ordinanza regionale. Chiuse anche le università.

Stop allo sport, con la sospensione di tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale da Coni e Cip. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Sì alla corsetta, ma da soli e senza allontanarsi. Stesso discorso per le passeggiate.

Chiusi anche musei e mostre, teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.

Per i mezzi di trasporto pubblico (autobus, tram, metro, treni locali) è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.