MONTORO- ” A me lo hanno dato già il riciclaggio, che me ne fotte…ora….ho fatto 80mila euro di truffa o entro che ne ho fatto 400mila che cambia? Niente”. Così a giugno del 2021 veniva intercettata una conversazione ambientale da parte dei Carabinieri di Solofra nell’ambito dell’inchiesta sull’associazione a delinquere che organizzava truffe informatiche in tutta Italia. A parlare e’ Gabriella Galluccio, montorese finita agli arresti domiciliari. Ai due complici con cui si sta recando a prelevare soldi dalle carte usate per le truffe informatiche, confessa di voler fare quante più frodi possibili, visto che e’ stata ormai scoperta dai Carabinieri. “Ormai mi hanno preso, ormai il reato lo tengo, ora o mi accusano o non mi accusano io comunque mi porto una macchia..quindi più….tutto quello che posso fare”. E da quello che emerge dalle indagini di Carabinieri e Procura di Salerno si da molto da fare, anche più del suo fidanzato Csiki Valer Sebastian, raccontando ad un’ altra complice di aver ” “lavorato” fino alle nove e mezza del mattino seguente. “Ieri ho fatto un Bancoposta da tredicimila euro, li ho presi tutti, ho finito di lavorare alle nove e mezza
(21:30) senza mangiare e senza fare una doccia”. Una dura vita quella della truffatrice, resa più complicata dunque dalle indagini dei Carabinieri di Solofra, che alla fine hanno portato al blitz di ieri. Otto i provvedimenti cautelari eseguiti dai militari dell’Arma della Compagnia di Solofra agli ordini del capitano Gianfranco Iannelli. Uno in carcere, quattro ai domiciliari e tre obbligo di dimora. La misura cautelare in carcere per Ruggiero Aniello, classe 77 di Torre del Greco, quella degli arresti domiciliari per Csiki Valer Sebastian, classe 97, residente a Nocera Superiore, Galluccio Gabriella, classe 97, residente a Montoro, Pepe Anna, classe 79 di Torre del Greco, compagna di Ruggiero Aniello e Spisso Danilo, classe 88, residente a Mercato San Severino. Obbligo di dimora nel comune di Solofra per Prisco Pasquale, classe 97, Montefusco Francesco Pio, classe 2002 di Bracigliano e Romano Arlindo di Nocera Superiore. In totale sono quattordici gli indagati dalla Procura della Repubblica di Salerno. Ora si attendono gli interrogatori di garanzia per gli indagati, che potranno chiarire la loro posizione davanti al Gip del Tribunale di Salerno che ha emesso la misura cautelare.
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