La banda c’era ma non imponeva la security: cade l’estorsione, pene ridotte

0
3789
Tribunale_Napoli_Alessandro_Criscuolo

AVELLINO- La Quarta Sezione della Corte di Appello di Napoli ha riformato la sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Avellino Marcello Rotondi nei confronti di tre dei quattro imputati della cosiddetta “banda dei pestaggi”, confermando la condanna in primo grado per l’associazione a delinquere e per il porto e la detenzione dell’arma da fuoco utilizzata per il tentato omicidio di Alessio Romagnuolo (dall’accusa di tentato omicidio in primo grado erano stati tutti assolti, per l’arma invece condannati in concorso tra loro) e per alcuni episodi di pestaggio. Cade l’accusa di “estorsione ambientale” per i servizi di security nei locali della citta’ capoluogo e dell’hinterland avellinese (il reato base e piu’ grave in primo grado), uno dei reati fine tra l’altro della stessa associazione. Il sostituto procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado. Assolti dall’ accusa di estorsione ambientale, ben otto episodi  Yuri Perrino e Marco Frasca, che alla luce della decisione sono stati condannati a 3 anni e 10 mesi , Yuri Perrino e Marco Frasca, attualmente sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, che erano stati condannati ad una pena di cinque anni e quattro mesi in primo grado da parte del Gup del Tribunale di Avellino Marcello Rotondi. I due sono assistiti dagli avvocati Domenico Dello Iacono e Gaetano Aufiero. Confermata la condanna di primo grado a due anni e otto mesi per Cristian Saggese, assistito dall’avvocato Alfonso Chieffo. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni. In primo grado il processo si era chiuso con quattro condanne  per complessivi diciotto anni e due mesi e un’assoluzione. Il Gup Marcello Rotondi, aveva  escluso l’aggravante delle più persone riunite, assolto tutti dal tentato omicidio di Alessio Romagnuolo ed inflitto una  condanna cinque anni e quattro mesi per Yuri Perrino, che rispondeva di  ben sette capi di imputazione, quello più grave legato alla cosiddetta estorsione “ambientale” imposta per la security nei locali della città capoluogo e dell’hinterland.  Identica condanna a cinque anni e quattro mesi per Marco Frasca. Infine per Saggese Cristian anni 2 e mesi 8 cosi come chiesto dalla Procura . La cosidetta “banda dei picchiatori” accusata oltre che di una serie di pestaggi anche del tentato omicidio di Alessio Romagnuolo, per cui pero’  era  stato lo stesso pm, anche alla luce della deposizione in aula resa dalla vittima, a chiedere l’assoluzione per tutti gli imputati.