L’Avellino rischia di perdere il proprio ‘Re’. La A chiama Raffaele Biancolino, e dopo gli interessamenti di Cagliari e Livorno sulle tracce del ‘Pitone’ si è messa anche la Reggina di Lillo Foti. Le 24 reti messe a segno quest’anno (42 in 83 partite) con la casacca biancoverde non hanno lasciato indifferenti le squadre della massima serie. Il centravanti napoletano ha ancora un anno di contratto con la formazione irpina, ma le sirene dell’“Olimpo” del calcio, nonostante il grande attaccamento ai lupi potrebbero spingerlo lontano dall’Irpinia, ed a 30 anni questa potrebbe essere l’ultima grande occasione per potersi confrontare con la massima serie. Secondo indiscrezioni un emissario del patron amaranto avrebbe incontrato nei giorni scorsi Massimo Pugliese. Il trasferimento del numero nove in riva allo stretto, porterebbe nelle casse dell’Avellino 400mila euro più il prestito del giovane attaccante classe 87’ Fabio Ceravolo (quest’anno in forza al Pisa con il quale ha collezionato soltanto otto presenze). Domani il massimo dirigente del sodalizio di Contrada Archi avrà un nuovo appuntamento in una località marchigiana per avviare l’operazione, e la speranza di tutti è che il centravanti napoletano continui a vestire la casacca biancoverde. Per l’attaccamento ai colori e la professionalità dimostrata in questi anni trascorsi in Irpinia il bomber deve essere riconfermato. I tifosi, infatti, sperano che l’ultima vera bandiera del lupo, possa guidare l’attacco dell’Avellino anche il prossimo anno e che dai suoi piedi giungano le reti per la permanenza in cadetteria. Privarsi di un calciatore capace di fare gruppo, di spingere fuori dalla palude la squadra nei momenti difficili, di caricare l’ambiente, sarebbe davvero un grandissimo errore. Il nuovo lupo, quello formato B va costruito su una solida base. Una struttura che non può fare a meno di elementi come Biancolino, Porcari, Di Cecco, Moretti e Gragnaniello. L’auspicio è che la dirigenza ci pensi su due volte prima di lasciare partire l’uomo della risalita, evitando un addio bis, dopo quello doloroso di qualche anno fa. Quando si trasferì al Venezia e riuscì salvare i lagunari dalla retrocessione in terza serie.
(di Sabino Giannattasio)