Juta a Montevergine, conclusione tra la folla

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La pioggia non ha fermato lo storico pellegrinaggio al Santuario di Montevergine né la folla accorsa ad Ospedaletto d’Alpinolo per le tammorriate, gli incontri, le degustazioni, la sfilata e gli altri eventi. La manifestazione a cura dell’Apl Produzioni di Luciano Bonetti ha lanciato un progetto pilota per ampliare gli orizzonti e la popolarità della festa con gemellaggi, scambi culturali, una biblioteca pubblica gestita da ragazzi. “Ho pensato di organizzare questa Marcia per la pace sulla grande spinta data da Papa Francesco – afferma il sindaco di Ospedaletto Antonio Saggese – e ho potuto constatare con gioia l’immediata adesione a questa iniziativa da parte degli abitanti dei paesi pedemontani del Partenio. Erano presenti i gonfaloni della città di Avellino, Mercogliano, Summonte, San Martino Valle Caudina, Montefredane, Pannarano, Capriglia Irpina e naturalmente Ospedaletto D’Alpinolo quale paese promotore. Ringrazio il parroco di Ospedaletto per l’immediato ed entusiastico incoraggiamento all’iniziativa, l’Abate per l’accoglienza paterna ed i sindaci per la loro sensibilità e disponibilità. Questa è stata la prima marcia per la pace Ospedaletto-Montevergine della storia e mi auguro che diventi un appuntamento annuale perché è sempre giusto sostenere le ragioni della pace”. Tanto pubblico ha animato Ospedaletto per le degustazioni di prodotti tipici, per partecipare ai corsi e soprattutto per assistere all’attesa sfilata di carrettoni e cavalli e alla loro premiazione. Un successo la terza edizione di “Ospedaletto per la poesia”, con liriche edite e inedite lette dal pubblico. Una serata in piazza è stata allietata da Gianni Simioli con lo spettacolo di Jesce Sole “Permetti un ballo? Serata danzante, vietato ai minori di 50 anni”. In tanti hanno visitato le botteghe artigianali locali e partecipato ai corsi di tammorra tenuti da Luca Rossi così come i corsi di danza popolare e di tammorra a cura di Maria Piscopo e Raffaella Rufo. Eugenio Bennato, direttore artistico della Juta, ha presentato il nuovo libro “Ninco Nanco deve morire. Viaggio nella storia della musica del Sud” e regalato perle del suo repertorio. Si sono esibiti Paranza I cumpari (Agro Nocerino), Folk antica (Campania), Rareca antica (Agro Nolano), O’ Lione – Luca Rossi, i Sanacore (Campania), Folk antica (Campania), Rareca antica (Agro Nolano),Tammurriata giuglianese, Ugo Maiorano. Per due sere Angelo Picone ha coinvolto il pubblico con il suo “Circo immaginario”. E sono già tante le novità in cantiere per la prossima edizione.

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