Tutti i presidenti di gruppo del Consiglio regionale hanno sottoscritto un ordine del giorno a firma del consigliere Sergio Nappi che impegna il Presidente, Stefano Caldoro, e la Giunta regionale, a porre in essere ogni provvedimento necessario all’istituzione in Campania della Banca del tessuto ovarico.
“Il 70% delle donne sotto i quaranta anni d’età – spiega Nappi – , affetta da cancro, perde in maniera irreversibile la funzione ormonale e riproduttiva a causa degli intensi trattamenti oncologici. Attualmente, l’unica possibilità offerta alle pazienti con questo tipo di problema è rappresentata dalla crioconservazione degli ovociti e dalla successiva procreazione medicalmente assistita. Tale soluzione – aggiunge l’esponente del Gruppo Caldoro – presenta delle criticità di natura etica e legislativa, in quanto le degenti sono in balia di un mercato privato condizionato da interessi economici, rendendosi, quindi, necessaria un’alternativa eticamente condivisa da tutti e gestita da un ente pubblico che sia in grado di ripristinare la funzione ormonale e riproduttiva delle giovani pazienti oncologici.
“Si rende necessaria, pertanto, la creazione di un modello alternativo gestito da una struttura pubblica che sia in grado di ripristinare la funzione ormonale e riproduttiva delle pazienti. La Banca del tessuto ovarico – prosegue – è una Bio-Banca in cui la corticale dell’ovaio contenente gli ovociti viene conservata in azoto liquido (vitrificata) per poi poter essere reinnestata nella donna sopravvissuta al cancro, dopo la fine dei trattamenti oncologici, permettendole una ripresa sia della funzione ormonale che di quella riproduttiva. Il trapianto di tessuto ovarico – spiega ancora Nappi – consiste nell’asportazione, per via endoscopica, della corticale ovarica nelle donne in età fertile e nelle bambine in età pre pubere affette da qualsiasi tumore, immediatamente prima dell’inizio dei trattamenti chirurgici, chemioterapici e radioterapici”.
“A tal fine – chiude Nappi – la Regione Campania dispone, tuttora inutilizzati, dei fondi assegnati dal Ministero della salute per circa euro 3.600.000,00, stanziati dalla legge 40/2004”. Essendo stato sottoscritto da tutti i capigruppo, l’ordine del giorno potrebbe essere approvato già entro stasera, a conclusione della seduta odierna del Consiglio regionale.