Tutto pronto per la sesta edizione della nuova serie della rivista “Grammata” dell’I.I.S.S. “F. De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi. L’ultimo numero sarà presentato nel pomeriggio di sabato 20 ottobre, a partire dalle ore 16, nell’Aula Magna dell’Istituto.
Saranno presenti all’evento, oltre al Dirigente Scolastico Gerardo Cipriano, docenti e studiosi da anni impegnati alla stesura della rivista (tra questi gli ex Dirigenti scolastici Romualdo Marandino e Ferrante Giovanni). Un utile contributo è giunto anche quest’anno dal C.L.E. (“Centrum Latinitatis Europae”), l’associazione internazionale ideata e gestita dal professore Rainer Weissengruber, intesa a divulgare la cultura classica nei suoi più autentici valori di “paideia” e “humanitas”.
Come nei numeri precedenti, la rivista si struttura in più sezioni con saggi relativi all’ antichità classica e medievale (dal contributo di Giovanni Ferrante sul rapporto tra Cristianesimo e Impero romano a quelli di Romualdo Marandino sul culto della legge a Locri Epizefiri e di Andrea Del Ponte sul tema del “ritorno” nell’ “Odissea” e in Licofrone), alla storia e all’arte locale (così nei contributi di Nicola D’Apolito sul brigantaggio e di Luigi Lariccia sulle origini della badia di Santa Maria in Elce), alle arti minori e a fenomeni sociali (è il caso del saggio di Lucia Mattera sul collezionismo di rarità a partire dall’età medievale).
A integrazione del volume, i saggi degli studiosi Vito Lorusso, Michele Napolitano, Livio Sbardella, Luca De Santis e Franco Celetta (già presentati in occasione della manifestazione d’Istituto “Classici contro”, svoltasi in data 4 e 5 maggio 2018), sul tema della giustizia tra passato e presente con considerazioni sul possibile futuro del liceo classico tra rischi di appiattimento culturale e ricerca di valori spendibili e riscontrabili nella contemporaneità. Non a caso non è mancato anche in questo numero il contributo di alunni su tematiche classiche ma di stretta attualità. Dunque, una produzione in linea con l’impianto formativo della scuola, teso a una conciliazione su un piano di parità tra tradizione e innovazione e (come si auspica) tra una cultura umanistica attualizzata e un sapere scientifico vario ed aggiornato.