AVELLINO- Le persone “offese” per i reati di lesioni, escluse nella scorsa udienza perche’ era scattata la prescrizione per il reato di lesioni, tornano nel processo di secondo grado per l’ ex Isochimica. I giudici della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli nel processo di secondo grado per il disastro dell’ex Isochimica, chiamati a decidere dopo i ricorsi sia della Procura che delle difese contro il verdetto di primo grado del collegio presieduto dal giudice Sonia Matarazzo, dopo una camera di consiglio durata circa tre ore hanno accolto l’eccezione di nullita’ della citazione a giudizio che aveva escluso gli operai “viventi” vittime di lesioni presentata dal penalista Alberico Villani, difensore di uno dei responsabili della fabbrica di Borgo Ferrovia . In buona sostanza secondo la difesa, il fatto che l’imputato oltre ad avere impugnato la sentenza per le morti (omicidio colposo) aveva impugnato anche la prescrizione per le lesioni, avrebbe dovuto determinare anche la citazione a giudizio degli operai che avrebbero subito lesioni a causa delle lavorazioni di amianto. Una tesi accolta da parte del collegio, che poi ha rinviato alla prossima udienza in cui saranno presenti anche gli operai esclusi in prima fase.
Rinviata dunque al 9 aprile, data della prossima udienza, la decisione sulle due questioni che restano da decidere dalla prima udienza. La prima e’ quella relativa alla rinnovazione del dibattimento chiesta sempre dalle difese di Izzo e De Luca. La richiesta di rinnovazione dell’istruttoria con una perizia bis che determini il nesso causale tra le lavorazioni di amianto e le patologie contratte dai lavoratori. La seconda e’ quella proposta da Rete Ferroviaria Italiana. L’udienza di domani mattina riguardera’ infatti il capo B della contestazione, quello relativo ai vertici e ai dirigenti della fabbrica, difesi dagli avvocati Alberico Villani e Anna Caserta e Rfi ha infatti avanzato la richiesta di sospensiva della provvisionale alle vittime da parte di Rete Ferroviaria Italia, già richiestadopo la sentenza di primo grado, su entrambe le questioni ci sara’ anche la eventuale decisione dei giudici. Molto probabile che ci sia anche un calendario delle prossime udienze. Nella precedente udienza era stata l’ esclusione delle numerose vittime di lesioni a causa dell’amianto dell’ex fabbrica della morte, che sono tecnicamente fuori dal processo di secondo grado, in quanto potranno solo procedere in sede civile. Tutto era scaturito nell’ambito delle eccezioni preliminari discusse davanti alla Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli. A formalizzare l’eccezione l’avvocato di parte civile Brigida Cesta e condivisa da altre parti civili, che rispetto alle posizioni di Izzo e De Luca sul profilo legato alle lesioni agli operai che erano persone offese, per cui il Tribunale di Avellino nel gennaio 2022 aveva applicato la prescrizione, visto che nelle impugnazioni proposte dai legali dei due imputati (gli avvocati Alberico Villani e Anna Caserta) si era fatto riferimento alla questione e chiesto un’assoluzione nel merito, dovevano essere citate anche le parti offese per le lesioni . Dopo una camera di consiglio infatti, l’eccezione proposta dalla parte civile e’ stata rigettata.
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