Isochimica – La Verde: “Asl e Arpac dimostrino ciò che affermano”

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“E’ sconcertante leggere, ancora una volta, le dichiarazioni rilasciate (e registrate dagli organi di stampa) dai responsabili dell’ASL di Avellino e dell’ARPAC in merito alla sicurezza dell’area ex Isochimica e delle zone circostanti allo stabilimento”. Così il consigliere del Pd al comune di Avellino Stefano La Verde. “Essi continuano in quel gioco diabolico che consiste nel dire ma nel non dimostrare. Continuano, cioè, a rassicurare, ma non forniscono alcuna prova di quello che affermano. Non forniscono, insomma, alcuna prova documentale di indagini e monitoraggi per avvalorare quanto da essi affermato. Non viene fornito alcun documento ufficiale che dimostri in che tempo, con quali strumenti e metodiche, in che luogo, sia sta effettuata la verifica della effettiva sicurezza del sito e quali siano stati i risultati. Il dubbio che sorge è che sia l’ASL, sia l’ARPAC non abbiano mai avuto e non abbiano, tuttora, la strumentazione idonea ad effettuare un reale e serio monitoraggio ambientale. Le stesse dichiarazioni rilasciate dal responsabile dell’ASL “Gli impianti di rilevazione di fibre costano centinaia di migliaia di euro (valutazione opinabile a giudizio dello scrivente)” sono illuminanti. Se ASL ed ARPAC sono certi della salubrità del sito e delle zone circostanti lo dimostrassero con documentazione scientifica e certificata, altrimenti dichiarassero l’impossibilità a dare risposte rassicuranti. Allo stato non vi è notizia di alcuna documentazione dirimente la questione. In merito al sopralluogo, personalmente avrei visitato anche il sito di stoccaggio di Manocalzati per verificare il materiale trasferito, non si sa con quale autorizzazione, dallo stabilimento ex Isochimica. Probabilmente qualche altra sorpresa sarebbe scaturita! Troppi sono i punti oscuri di questa vicenda, troppe le incongruenze e le contraddizioni che si stanno palesando. Al Signor Sindaco ed all’Assessore all’Ambiente mi permetto di dare un consiglio. Siano più cauti nelle loro affermazioni se non hanno certezza di quello che asseriscono. Piuttosto vengano in Consiglio Comunale a riferire, con una dettagliata relazione, quanto sta accadendo, e soprattutto, quanto e cosa sia stato fatto dall’Amministrazione Comunale in merito alla vicenda Isochimica, dopo l’assunzione di impegni, votata in Consiglio Comunale nel novembre 2011. Lo si deve ai lavoratori, al Consiglio Comunale, alla Città tutta”.

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