Isochimica, il bluff dei prepensionamenti

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La lapide posta all'esterno della fabbrica

La circolare dell’Inps, che accoglie le proposte del Governo sul caso degli ex dipendenti dello stabilimento dei veleni di Borgo Ferrovia, parla chiaro e taglia fuori la maggior parte degli ex lavoratori.

Secondo i requisiti indicati dall’Istituto solo il 10% dei 333 ex operai della fabbrica di amianto, potrà accedere al beneficio previsto dalla Legge di Stabilità, approvata lo scorso gennaio.

Sul caso Isochimica e i prepensionamenti ridotti al solo 10% degli ex lavoratori c’è stata stamane una interrogazione in Commissione Lavoro, a cui ha risposto il sottosegretario Teresa Bellanova. L’interrogazione è stata depositata dall’onorevole Luigi Famiglietti e sottoscritta dai deputati Fulvio Bonavitacola, Valentina Paris, Tino Iannuzzi, Giorgio Piccolo e Angelo Antonio D’Agostino, in merito al prepensionamento dei lavoratori malati dell’ex Isochimica.

 

 

Il Sottosegretario Bellanova nel confermare quanto previsto “… dal comma 117 dell’articolo 1 della legge di stabilità ha reso noto che l’Inps ha pubblicato in data 21 aprile la circolare esplicativa”.

Nella replica i parlamentari sottoscrittori dell’interrogazione hanno sottolineato che  purtroppo la circolare Inps, nell’ordinare il combinato disposto tra età anagrafica e contributiva dei lavoratori in questione e soglie di accesso della riforma del 2011, neutralizza in parte lo stesso intervento legislativo contenuto nella Legge di Stabilità, ovvero, pur garantendo il trattamento previdenziale anticipato per i lavoratori malati dell’ex Isochimica, previsione prima non presente nell’ordinamento vigente, consentirebbe l’accesso immediato al beneficio a pochi lavoratori.

“Parte rilevante della platea dei lavoratori della ex Isochimica di Avellino, infatti,  rischiano di rimanere comunque esclusi dai benefici previdenziali, almeno immediatamente, perché i meccanismi di deroga andavano declinati sulla base della legislazione in materia di amianto e non in riferimento alla legge Fornero – affermano i deputati firmatari -. Avremmo auspicato che prima del varo della circolare il ministero si fosse fatto carico, magari anche sollecitato dalle organizzazioni sindacali,  di convocare un tavolo di merito sulla norma proprio per evitare che la stessa venisse, in parte, vanificata; l’auspicio – dicono i parlamentari – è che ciò che non si è fatto prima si possa comunque porre in essere ora con un confronto tra le organizzazioni sindacali nazionali ed il ministero del lavoro al fine di trovare una soluzione che garantisca la integrale e giusta applicazione della previsione a tutela dei lavoratori malati come quelli dell’ex Isochimica, anche tenendo conto delle risorse finanziarie stanziate dalla Legge di Stabilità 2015 – concludono i deputati -. La disposizione, fortemente voluta dalla Presidenza del Consiglio, ha una sua ratio da cui la sua applicazione non può prescindere”.

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