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Isochimica, alla vigilia della giornata mondiale vittime amianto sono gli ex operai a parlare in Aula

La lapide posta all'esterno della fabbrica

Renato Spiniello – Dopo tre mesi torna il processo sull’ex fabbrica dei veleni di Borgo Ferrovia e l’appuntamento nell’Aula bunker di Poggioreale cade proprio a ridosso della Giornata Mondiale dedicata alle vittime dell’amianto.

L’ultima udienza risale addirittura a fine gennaio, visto che a marzo, proprio mentre l’amianto killer mieteva la sua 24° vittima, l’aula del carcere partenopeo andò deserta, a causa della neve che avrebbe impedito a molti difensori degli imputati di raggiungerla.

L’ultimo teste a riferire in Aula è stato l’ingegnere Giuseppe Teodosio, nominato consulente dalla curatela fallimentare per verificare lo stato effettivo di avanzamento dei lavori affidato alla EuroKomet, non c’è stato spazio per l’escussione degli altri teste, ovvero gli ex operai Carlo Sessa, Gerardo Giovino e Michele Aversa, a cui toccherà testimoniare quest’oggi.

Intanto, mentre il processo che vede oltre 200 parti offese e ventotto imputati procede a rilento, da Palazzo di Città e dalla Regione Campania arrivano buone notizie per quanto riguarda la bonifica dell’area.

Sbloccati infatti i 13 milioni di euro per la riqualifica, si potrà procedere alla pubblicazione del bando attraverso cui si appalteranno i lavori per la rimozione dei quasi 500 cubi d’amianto presenti all’interno dell’ex opificio. Dal momento dell’aggiudicazione sono previsti circa 200 giorni per i lavori di rimozione e smaltimento, prima però il Comune è chiamato ad approvare il bilancio previsionale in modo da accelerare sui tempi.

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