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Isochimica: 15 aziende rispondono al bando. Dopo l’estate addio ai 500 cubi con amianto

Marco Imbimbo – La scadenza per presentare la propria offerta era fissata per la giornata di ieri, alle ore 13, così come si legge sul sito del Comune di Avellino. Il bando per la Bonifica dell’Isochimica ha visto partecipare 15 aziende, provenienti da tutta Europa. Vista la dimensione dell’intervento, infatti, la gara pubblica ha assunto dimensione comunitaria.

L’intervento in questione riguarda il primo dei tre lotti predisposti a Pazza del Popolo per la bonifica superficiale dell’Isochimica. Si partirà dalla rimozione dei quasi 500 cubi di cemento contenenti amianto per un costo di 3,5 milioni di euro. Prima, però, servirà il lavoro della commissione esaminatrice che dovrà valutare il contenuto delle 15 buste arrivate a Piazza del Popolo, tra la documentazione tecnica delle aziende e l’offerta economica. L’inizio dell’intervento è previsto per dopo l’estate.

Non è stato un bando di gara facile da affrontare per le aziende interessate, d’altronde l’intervento è di quelli delicati. Gli uffici comunali, infatti, nel disciplinare di gara hanno inserito particolari prescrizioni e requisiti, accentuando anche quanto richiesto dalle normative vigenti in materia. Come si evince dal sito del Comune infatti, sono state tante le richieste di chiarimento arrivate dalle ditte interessate all’intervento.

Tutte richieste a cui segue la precisazione del Comune, tra cui, una delle più drastiche, quella in cui si pretende che, l’azienda interessata alla bonifica dei cubi, indichi nella propria offerta la discarica in cui smaltirà tutto il materiale. E in Italia sono pochissime le discariche autorizzate.

Le normative vigenti si sarebbero accontentate dell’indicazione di un temporaneo sito di stoccaggio, ma il Comune è andato oltre pretendendo garanzie aggiuntivi. Stesso discorso vale per altri punti del bando, come l’esperienza pregressa nel settore con il numero richiesto degli anni che è stato aumentato. A Palazzo di Città, dunque, hanno posto massima attenzione per la prima parte della bonifica dell’Isochimica, d’altronde com’è giusto che sia visto che si sta parlando di quella bomba ecologica che da 30 anni tiene in ostaggio un’intera città.

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