Alfred Louis De Flumeri: eroico soldato irpino con la divisa degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale. I suoi genitori era partiti da Melito Irpino.
Il 26 marzo 1944 quindici ufficiali e soldati dell’esercito statunitense, tutti volontari, in uniforme (la versione tedesca parlava di uomini in borghese), dopo il fallimento dell’azione denominata “Operazione Ginny”, vennero fucilati senza processo (I corpi dei due ufficiali e dei tredici altri militari furono scoperti in una fossa comune.
Le mani dei morti erano legate dietro la schiena) ad Ameglia, in località Punta Bianca, in provincia di La Spezia, su ordine del comandante del 75º Corpo d’Armata tedesco, generale Anton Dostler, malgrado l’opposizione dei suoi subordinati della 135ª brigata di guarnigione (su tutti l’ufficiale Alexander zu Dohna-Schlobitten). Un ordine di Hitler, emanato nel 1942, prevedeva che la fucilazione dei commando nemici, anche in uniforme, fosse da giustificare, ma dopo la guerra Dostler venne egualmente condannato a morte da un tribunale militare americano.
La sua sentenza fu eseguita da un plotone d’esecuzione il 1 dicembre del 1945 ad Aversa in provincia di Caserta. Uno dei quindici militari americani fucilati era il Sergente Alfred Louis De Flumeri. Il sergente era nato, il 26 maggio 1911, a Natick, contea di Middlesex, in Massachusetts. Ma il suo cognome era in realtà Di Flumeri. Il padre Alfredo Nicola e la madre Angela Maria Pellegrino erano nati “Melito valle di Bonito”, oggi Melito Irpino in provincia di Avellino.
Emigrarono all’inizio del ‘900 e si stabilirono in Massachusetts. Alfred De Flumeri sposò Clara Bell che gli diede una figlia Sherrill. Il sergente entrò in servizio il 24 novembre del 1942 ad Hartford,Connecticut. Sostenne la sua formazione militare prima a “Fort Jackson”, nel South Carolina, e poi a “Fort Benning” in Georgia prima di essere inviato in Nord Africa. Successivamente partecipò allo “Sbarco in Sicilia”.
Nel settembre del 1943 lasciò la Sicilia e risalì la penisola con l’esercito americano. Il 26 marzo del 1944 fu fucilato insieme ai suoi commilitoni. Come riconoscimento per il suo eroico sacrificio (offrendosi volontari i quindici soldati americani sapevano cosa rischiavano) gli vennero assegnati “alla memoria” la “Silver Star”; la “Purple Heart”; la “Combat Infantryman Badge”; la “ World War II Victory Medal”; la “American Campaign Medal”; la “Distinguished Unit Citation” e la “Good Conduct Medal eEuropean-African-Middle Eastern Campaign Medal”.