Irisbus, il 9 ottobre tavolo al Mise. Le tute blu tra gli ‘esodati’

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Roma – Un incontro “insoddisfacente, vago, interlocutorio” mentre sarebbe servita “una maggiore chiarezza sulle intenzioni di Fiat e su quello che il governo vorrebbe fare”. Questa, in sintesi, la posizione del leader Ugl Giovanni Centrella al termine dell’incontro sulle problematiche Fiat con i ministri del Lavoro e dello Sviluppo, Fornero e Passera.

Al confronto iniziato poco prima delle 20 non hanno però partecipato né il leader della Cisl Raffaele Bonanni, né quello Uil Luigi Angeletti e neppure i segretari generali dei metalmeccanici Fim e Uilm. Presenti invece il leader della Cgil Susanna Camusso, insieme al leader Fiom Maurizio Landini e al responsabile auto Giorgio Airaudo.

“Ci è sembrato corretto sapere il vostro punto di vista dopo incontro di sabato” con Marchionne. Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha introdotto la riunione del governo con i sindacati sul tema Fiat. “Qualcuno ha interpretato questa riunione come una semplice informativa – ha aggiunto – ma ci aspettiamo un’interlocuzione con voi per capire meglio”.

Peraltro il ministro del Lavoro starebbe preparando, secondo quanto riferito da fonti sindacali, il decreto per 55mila esodati, un provvedimento che comprenderà gli esodati degli stabilimenti Fiat di Termini Imerese e Irisbus. Il 9 ottobre, invece, al ministero dello Sviluppo economico sarà convocato un tavolo su Irisbus, ha annunciato il ministro Corrado Passera.

“Mi aspetto che il governo convinca Fiat a investire, ad anticipare gli investimenti. Perchè è solo con gli investimenti che si difende il lavoro” dice il leader della Fiom, Maurizio Landini. Che nell’incontro con i ministri chiede anche di non dimenticare “le situazioni non risolte”, come il destino degli “stabilimenti di Termini Imerese e Irisbus”.

Poco soddisfatto il leader dell’Ugl, Giovanni Centrella: “Mi sarei aspettato maggiorichiarimenti dal governo, Fiat avrebbe dovuto dire di più”. Lo ha detto il leader dell’Ugl, Giovanni Centrella, nel corso dell’incontro su Fiat al ministero del Lavoro. “Dobbiamo capire cosa succede con la Cigs che sta per finire e soprattutto evitare che, in attesa di vedere la luce alla fine del tunnel, non scompaia intanto tutto il mondo intorno a Fiat, in tanti territori del Nord e del Sud’’ ha aggiunto, dicendosi preoccupato non solo per quello che accadrà agli stabilimenti del Lingotto ma anche per gli impianti che gravitano intorno al mondo Fiat, come la Fma di Pratola Serra o la vecchia Pomigliano.

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