Ipercoop, Dello Russo: “Le parole di Marchiello rischiano di scatenare panico tra i lavoratori”

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“Chi ha compiuto un simile gesto di inciviltà molto probabilmente non si è reso conto della gravità della situazione e del dolore che accompagna, ormai da due mesi, i 138 lavoratori dell’Ipercoop”.

Poche parole, ma di condanna, quelle espresse dal sindacalista Mario Dello Russo (Uil Tucs) in merito al lancio di uova realizzato da un gruppo, sembrerebbe di ragazzi, contro i lavoratori del punto vendita di Via Pescatori.

“Chi ha avuto il coraggio di lanciare delle uova non conosce molto probabilmente il dramma che divora il mondo del lavoro e tutte le problematiche che assillano intere famiglie della nostra provincia e non solo. I lavoratori dell’Ipercoop sono, purtroppo, segno tangibile di questo profondo disagio. Non si gioca con il dolore altrui, simili azioni sono da stigmatizzare”.

Dello Russo poi torna sulla questione Coop e sul vertice previsto per il 18 luglio. Momento in cui Az dovrà far capire concretamente quale strada intende percorrere e, se ha realmente intenzione di presentare una bozza di piano industriale capace di offrire delle certezze a tutti i 138 lavoratori dell’ipermercato.

“Per quanto ci riguarda restiamo fermi sulla nostra posizione – ha dichiarato Dello Russo – se sarà presentato un piano industriale indirizzato alla tutela dei lavoratori e dell’indotto siamo pronti a collaborare. Altrimenti ci opporremmo fermamente. Ringrazio gli assessori regionali Sonia Palmeri ed Antonio Marchiello per tutto l’impegno e la disponibilità profusa nei confronti della vertenza Ipercoop ma – ha aggiunto – non comprendo le recenti dichiarazioni dell’assessore Marchiello in merito alla vicenda dell’ipermercato irpino. Rischiamo di indurre nel panico più totale i lavoratori, già provati dalla situazione difficile con la quale convivono da mesi”.

“E’ vero che il piano industriale di Coop Alleanza ha iniziato a mostrare la sua vulnerabilità – ha concluso il sindacalista – perché sono stati individuati i punti vendita in crisi e dichiarate 13 chiusure o cessioni entro il 2018 su un totale di 25 punti vendita al 2020. Ma ciò non deve frenare la nostra corsa verso la ricerca di una soluzione concreta. Non abbasseremo mai la guardia e finché non avremo in mano un piano industriale valido continueremo ad opporci e a far sentire la nostra voce nelle sedi opportune”.