Ipe 2020, al via il nuovo polo di Formazione e Sviluppo del Mezzogiorno

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Nel 2020 l’Ipe, l’Istituto per ricerche e attività educative di Napoli, taglierà il nastro del nuovo polo di alta formazione a Napoli in via Crispi. La nuova sede includerà la Business School, il College residenziale per studenti e docenti fuori sede e l’Accademia, l’iniziativa dedicata agli studenti universitari di tutte le facoltà degli atenei napoletani. Il progetto si chiama “Ipe 2020” e parte dall’ampliamento della Residenza di Monterone: con 5.000 mq, 15 aule studio e biblioteche, 10 aule didattiche, sarà in grado di ospitare 500 studenti l’anno e 50 posti studenti.

L’annuncio arriva da Antonio Ricciardi, segretario generale dell’Istituto, che oggi ha inaugurato l’anno accademico 2017-2018 della sua Business School nell’Aula Magna della Residenza Universitaria di Monterone, con la partecipazione di Sergio Albarelli, amministratore delegato Azimut Holding, del presidente Confitarma, Mario Mattioli.

Un network di 280 soggetti leader di mercato, tra banche e società di consulenza strategica e 15 Università in rete italiane e straniere,1.200 professionisti che hanno frequentato un Master Ipe, 48 Business partner per l’erogazione di borse di studio a sostegno dei programmi Master e il 100% del tasso di placement di tutti i programmi dopo 6 mesi: sono questi i numeri dell’Istituto presieduto da Raffaele Calabrò.

“Confitarma sostiene da anni i Master dell’Ipe che formano ragazzi a livelli qualitativi eccellenti in settori vitali per l’economia Campania quali la logistica e lo shipping”, dice Mattioli.

“L’Ipe Business School – spiega Carlo Santini, direttore scientifico della Scuola – formerà quest’anno 94 giovani studenti attraverso i suoi tre Master consolidati in “Finanza avanzata: Metodi quantitativi e Risk Management” (XVI edizione), “Bilancio: Revisione contabile e Controllo di gestione” (XII edizione) e “Shipping: Logistica e international Management” (X edizione). Si tratta di percorsi di alta formazione che, in trentacinque edizioni realizzate, restituiscono dati eccellenti in termini di specializzazione professionale (oltre 500 allievi specializzati in Finanza avanzata, oltre 300 in Bilancio, oltre200 in Shipping), diversificazione settoriale e spendibilità (il 43% degli ex allievi Ipe impiegato nel campo della consulenza, 41% nel settore bancario e dell’intermediazione, 9% nell’industria, 8% in Università e pubbliche Amministrazioni) e occupazione (placement del 100% entro 4/6 mesi dalla fine del master)”.

I tre Master dell’Ipe, socio Asfor – Associazione italiana per la Formazione manageriale, formano figure professionali esperte in Controllo di gestione, Asset management, Controllo dei rischi, Valutazione d’azienda, Rapporto banche impresa, Corporate finance, Private equity, Revisione contabile, Basilea II e III, Auditing, Risk management.

Tutti i Master si basano sulla metodologia dell’alternanza di lezioni frontali ed esercitazioni, testimonianze aziendali dal mondo del management, della finanza e dell’economia, case history, business game, visite aziendali, attività “fuori aula” e project work.

E proprio ai project work degli allievi dello scorso anno accademico è dedicato il libro edito da Franco Angeli presentato nel corso dell’iniziativa.

Tra le novità annunciate nell’ambito del convegno inaugurale, due nuovi Master in partenza nel corso del 2018, a testimonianza della costante spinta dell’Istituto per sviluppare contesti sempre più evoluti e aggiornati in grado di valorizzare i talenti. Su queste basi nascono infatti i nuovi Master in HR e Social Recruitment e in Marketing, destinati a giovani laureandi e laureati in tutte le discipline (area economica, scientifica sociale e umanistica).

“Accesso al mondo del lavoro – attraverso formazione di qualità, borse di studio e promozione di esperienze di vita studentesca coinvolgente, partecipativa, qualificante e incentrata sui valori dell’etica del lavoro e della dignità della persona – stretta collaborazione tra Università, Imprese e Istituzioni e forte legame con il territorio (il 45% degli ex allievi Ipe lavora a Napoli) – conclude Ricciardi – rappresentano gli elementi fondanti dell’Ipe che nel 2020inaugurerà il nuovo polo di alta formazione a Napoli”.